Dizionario Enciclopedico di Psicoanalisi dell'IPA

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di ogni paziente di elaborare internamente la propria esperienza. In questo modo, potremmo evitare di ricorrere ad “interpretazioni causali”, che possono essere inefficaci con certi tipi di pazienti. Le interpretazioni basate sui vissuti sono di tre tipi: “interpretazioni figurative”, “interpretazioni relazionali”, “interpretazioni del significato”. Gustavo Lanza Castelli (2015) discute il concetto di mentalizzazione, e la definisce come un’attività prevalentemente preconscia, spesso intuitiva ed emozionale. Questa attività ci permette di comprendere il nostro e l’altrui comportamento in termini di stati e di processi mentali. Guillermo Lancelle (1984, 1999) ha introdotto l’opera di Kohut tra i terapeuti argentini, col risultato dell’adozione dei concetti di Kohut da parte di molti autori intersoggettivisti latinoamericani. Painceira (1997, 2002), Pelento (1992) e Valeros (1977), a loro volta hanno introdotto ed esaminato a fondo il pensiero winnicottiano in America Latina, con risultati simili. Abel Fainstein ha prodotto molti lavori in una prospettiva che è compatibile con quella intersoggettiva. In “Lo repetido y lo nuevo: las intervenciones del analista” [Il ripetuto e il nuovo: gli interventi dell’analista], Fainstein (2007) solleva questioni interessanti collegate alla pratica psicoanalitica contemporanea. Egli suggerisce che durante il trattamento di pazienti che oppongono resistenza, consentire a occasionali gratificazioni per mezzo di fluttuazioni mirate nella neutralità analitica, possa talvolta avere maggior valore di una interpretazione per quanto brillante essa possa essere. Sempre in Argentina, fuori dalle istituzioni psicoanalitiche tradizionali, Ricardo Rodulfo (2010-2012, comunicazione orale di Nemirovsky) ha dato significativi contributi alla teoria e alla pratica clinica dell’intersoggettività. La sua prospettiva originale integra posizioni teoriche e cliniche di Freud, Klein, Winnicott e dei loro seguaci, così come degli autori francesi. Egli gestisce un blog (http://www.ricardorodulfo.com), dedicato soprattutto alla psicoanalisi infantile. Jeanette Dryzun (2017), basandosi sul pensiero di Hugo Bleichmar, Daniel Stern, Bjon Killingmo e Jessica Benjamin ed altri ancora, discute del concetto di intimit all’interno del campo concettuale della psicoanalisi contemporanea. L’autrice intende l’intimità come un’esperienza relazionale che espande i confini del sé e crea una reciprocità emotiva e mentale fra i partecipanti. Dryzun illustra differenti aspetti della condivisione in uno spazio relazionale circoscritto, e mette in luce i fenomeni dell’incontro delle menti fra due soggetti che sono disposti a connettersi e a condividere stati soggettivi. Tale condivisione svolge il ruolo di un mutuo riconoscimento e di una mutua affermazione, nel contesto di una prospettiva focalizzata all’incrocio fra il mondo intrapsichico e quello intersoggettivo. Inoltre, numerosi analisti attivi nelle università e negli istituti di varie province argentine hanno applicato delle sintesi in senso intersoggettivo del pensiero di Freud, Winnicott, Piera Aulagnier e Lacan alla concettualizzazione del narcisismo, dell’autostima, della vergogna e della depressione. Fra essi vi sono Luis Hornstein, Roberto Arendar (2014), Jorge Rodriguez, Daniel Daniel e Eduardo Smalinsky, Alberto Samperisi e Elena Toranzo, e

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