Dizionario Enciclopedico di Psicoanalisi dell'IPA

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altri. Stanno aumentando anche i seguaci della teoria dell’attaccamento di Bowlby: Mario Marrone, Elsa Wolfberg, Eliana Montuori, Ines di Bártolo, Costanza Duhalde, Maria P. Allona e Juan R. Aguilar, scrivendo sulla base di tale prospettiva, appartengono al distaccamento argentino dell’International Attachment Network (IAN), e fra gli altri a loro si fa riferimento nel lavoro di Lorena Muñoz-Muñoz (2017) “Autoregolazione ed attaccamento nell’infanzia”. In Cile Juan F. Jordán-Moore (2008) - uno dei fondatori dell’International Association for Relational Psychoanalysis and Psychoterapy (IARPP) in quel paese - ha basato il suo approccio sulla prospettiva contestuale di Humberto Maturana (1978) e di Jose Antonio Infante (1968). Partendo dalla critica fenomenologica al tentativo positivista di eliminare la soggettività dell’osservatore, questo autore sottolinea il ruolo della fenomenologia nella comprensione dell’altro in un modo che non è mediato dalle rappresentazioni coscienti. Tale approccio, afferma Jordán, suggerisce l’esistenza di un soggetto corporeo e di un’intersoggettività primaria di base nell’empatia fenomenologica. L’approccio intersoggettivo della psicoanalisi cilena (cioè Rojas Jerez, Fernández Depetris ed altri) accoglie concetti di Jung e della scuola della Gestalt, oltre a quelli di filosofie orientali (specialmente il buddismo in relazione alla mindfulness) e dello psicodramma. Questo approccio sincretico è esemplificato dall’ampia discussione del pensiero relazionale da parte di André Sassenfeld (2012). Nel 2017 Sassenfeld ha pubblicato El espacio hemenéutico , un’esplorazione sincretica delle intersezioni fra filosofia e psicoanalisi relazionale - col prologo scritto da Donna Orange - sottolineando che il suo lavoro di sintesi si fonda sulla sua conoscenza della storia della filosofia, specialmente dell’esistenzialismo, della fenomenologia e dell’ermeneutica, e nella sua familiarità con la filosofia e la psicoanalisi tedesca e americana lette in lingua originale. In Brasile, i contributi di Eizirik (2002) e di Belmont (2016) esemplificano il focus sull’applicazione delle teorie relazionali e dell’approccio intersoggettivo ad un ricco materiale clinico. In Messico, dove Erich Fromm ha vissuto ed ha formato un’intera generazione di analisti fra il 1950 e il 1974, Juan Tubert-Oklander e R. Hernández de Tubert (2003) hanno creato un’altro orientamento intersoggettivo di sintesi, riformulando le idee di Pichon-Rivière e di Searles, e combinandole con quelle di Winnicott e di Kohut (Tubert-Oaklander, 2006). Nelle pagine di Aperturas Psicoanaliticas si possono consultare molti lavori in cui esprimono le loro posizioni teoriche e cliniche. Il loro articolo “La teoria del vinculo y la perspectiva relacional en psicoanálisis” (Turbert 2016) è pubbligato nel loro blog. In Uruguay, Colombia, Panama, Honduras e Guatemala stanno cominciando a diffondersi orientamenti intersoggettivisti basati sulle idee di Winnicott. Nel complesso gli psicoanalisti latinoamericani si sono allontanati dalla tradizione freudiana e da quella kleiniana, che dominavano fino a pochi decenni orsono. Il pensiero lacaniano è in qualche misura predominante, specialmente a livello accademico. Comunque, molti psicoanalisti che si identificano con differenti linee teoriche di pensiero, lavorano con i loro pazienti in un modo che in termini di atteggiamento è molto vicino alla pratica di un

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