Dizionario Enciclopedico di Psicoanalisi dell'IPA

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La logica della regressione temporale associativa, scena I (recente) - scena II (dal passato), fa parte del processo del ricordare che segue il percorso retrogressivo. Per Freud, solo l’espressione manifesta del sintomo è sulla traiettoria progressiva. Il ricordo è il legame tra l’adolescenza e l’infanzia, a partire dall'adolescenza. È la precocità sessuale dell’evento traumatico (scena II), che si riattiva nella scena I per la rinascita degli impulsi pulsionali nella pubertà. La dimensione sessuale comune tra (II) e (I) è chiaramente evidente. Di conseguenza, quello che viene definito effetto differito e shock iniziale, varia a seconda del punto di vista assunto, sia esso quello della genesi del sintomo o quello del discorso nel corso delle sedute. Secondo la logica dello shock, è l’apparizione del sintomo che costituisce l’effetto differito; secondo la logica della ricerca dell’ effetto catartico, sono i ricordi successivi che, a partire dal sintomo, costituiscono gli effetti differiti; e secondo la logica psicoanalitica, ogni rievocazione è l’ effetto differito di una memoria inconscia che ha acquisito, successivamente rispetto alla sua rimozione, il valore di evento traumatico (Freud, 1895). Nel primo modello l’effetto è legato a un evento traumatico; nel secondo, alla memoria; e nel terzo, al transfert sull’analisi dell’attrazione regressiva e della necessità di verbalizzazione. Freud ha poi generalizzato questo modello alla memoria nel suo insieme e ai ritorni del rimosso. L’idea di ritorno diventa un corollario dell’effetto posteriore [post-effect]. In “L’uomo dei lupi” (1914b) la seduta non è solo il promotore di effetti differiti, ma diventa essa stessa, insieme al transfert, un effetto differito. II. E. Le sedute come reminiscenze ed effetti differiti Ma la situazione analitica sovrappone e mescola i particolari effetti differiti di ciascun protagonista; da qui la creazione di una neo-produzione, l’effetto analitico differito , l’Io / non- Io specifico della seduta, una neo-realtà ricca di reminiscenze incrociate. L’effetto analitico differito è la leva dell’azione terapeutica. Esso ha luogo nelle sequenze di ogni seduta e nella totalità del trattamento. La precessione (cioè “l’atto di andare prima” - English Collins Dictionary) del controtransfert di ogni analista (Neyraut, 1997) è presente in combinazioni varie di aspetti emotivi, figurativi e teorici. Nella seduta, l’attrazione regressiva (Freud, 1925) promuove la riattualizzazione dell’effetto traumatico attraverso il ricordo, la ripetizione e la costruzione. I risultati dell’effetto differito sono ricordi sovradeterminati. La concezione di reminiscenza generalizzata (Freud, 1937) coinvolge le nozioni di realtà storica, di tracce ontogenetiche e filogenetiche e, attraverso la funzione della Nachträglichkeit, di verità storica creata dalla psiche.

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