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Luis Kancyper (1985) sottolinea il ruolo centrale svolto dal concetto freudiano dell’ ‘a posteriori’ in relazione ai fenomeni che caratterizzano l’adolescenza, momento privilegiato di risignificazione retroattiva, in quanto costituisce una nuova fase libidica in cui viene raggiunta per la prima volta un’identità sessuale genitale, che è un fenomeno psicologico e sociale. Attinente al tema è anche la sua distinzione tra due concetti, che possono essere facilmente fusi nella teoria e nella pratica analitica: il concetto di sviluppo e il concetto di ciò che è “storico”. Zelig Liberman (2015) si riferisce a una temporalità eterogenea che è presente in diverse espressioni della psiche. Il concetto di après-coup ha trasformato le nozioni di causalità psichica e temporalità, e si riferisce a un fenomeno in due fasi: le tracce mnestiche vengono rimodellate sulla base di episodi posteriori che, per la loro relazione simbolica con eventi del passato, conferiscono a questi ultimi significato ed efficacia psichica. Liberman enfatizza la specificità del fenomeno dell’après-coup, evidenziandone gli aspetti traumatici e trasformativi, un punto di vista che differisce dalla prospettiva predominante nella psicoanalisi, che lo intende come la comprensione tarda o retrospettiva di un’esperienza. III. F. Sviluppi in Nord America III. Fa. Ripresa del concetto da parte di Arnold Modell: ricontestualizzazione della memoria e del tempo ed espansione della realtà psichica Per molto tempo il concetto di Nachträglichkeit è rimasto latente per la maggior parte della psicoanalisi nordamericana di lingua inglese, fino a quando Arnold Modell lo ha fatto riemergere in una serie di pubblicazioni (1989, 1990, 1992, 1994, 1995, 1997, 2008). Il suo libro del 1990 “Per una teoria del trattamento psicoanalitico” [“Other Times, Other Realities”] rimane l’esempio più completo degli sviluppi nordamericani della Nachträglichkeit. Trovando fuorviante la traduzione di Strachey, Modell preferisce utilizzare il termine originale Nachträglichkeit e continua a collegare saldamente il concetto alla memoria, in termini di ritrascrizione (o dell’intervento di innumerevoli ritrascrizioni e ricontestualizzazioni) in un tempo successivo e all’interno di un diverso contesto evolutivo, motivazionale, emotivo ed esistenziale. Il recupero del concetto di Nachträglichkeit da parte di Modell avviene sulla scia della scoperta indipendente da parte del suo amico e premio Nobel Gerald Edelman - all’interno della sua Teoria della selezione dei gruppi neurali (TSNG) - di un meccanismo biologico simile nel cervello, costituito dalla continua ricontestualizzazione o riconfigurazione delle mappe neurali che ricorda il modello di Freud descritto nella “Minuta G” del dicembre 1894. Chiaramente è possibile trovare un collegamento analogico tra i due ambiti di conoscenza.
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