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trovare una risonanza in critiche simili in Europa. In Francia, il desiderio di Herrmann di ripristinare la forza dell'inconscio e di dare priorità al metodo analitico ha richiamato il lavoro di Donnet (2005) sul metodo. Donnet evidenzia che lo scarto tra la regola e il gioco anima il setting analitico e sostiene le dinamiche del transfert, che costituiscono la ‘situazione analitica’. Nella Federazione Europea di Psicoanalisi (EFP), diversi gruppi di lavoro hanno applicato l'approccio del ‘gruppo come insieme psichico’ per l’ascolto del materiale psicoanalitico in seduta. Il primo è stato il gruppo di Haydée Faimberg con il concetto di "ascoltare l'ascolto". Questo metodo (Faimberg 2005) crea le condizioni per la comprensione degli invisibili e impercettibili assunti teorici e clinici di base che fanno sì che un analista lavori come lavora. Il secondo è stato introdotto da B. Salomonsson (2012), utilizzando il suo concetto di “tessitura dei pensieri” (weaving thoughts), cioè una modalità per presentare e commentare, con il metodo delle libere associazioni, il materiale psicoanalitico di un caso in gruppo di pari. Infine, un terzo gruppo di lavoro, guidato da Evelyne Sechaud e Serge Frisch, ha applicato il metodo "specificità della psicoanalisi ". In questo caso, un gruppo di psicoanalisti ascolta un frammento di materiale clinico ed è in grado di condensare le molte sfaccettature e le problematiche della seduta grazie alla condivisione, da parte di tutti i partecipanti, delle risonanze che il materiale clinico presentato evoca. (Lysebeth, Dirkx, Minazio, du Bled, Ducarme, Frisch et al. 2008). Questi tre metodi hanno utilizzato la forza del gruppo come cassa di risonanza per l'ascolto del materiale basandosi sulle teorie di Bion, Pichon Rivière, Baranger, Donnet e Kaës. (Si vedano anche le voci: INCONSCIO, IDENTIFICAZIONE PROIETTIVA, TEORIE DELLE RELAZIONI OGGETTUALI, CONTENIMENTO). II. E. STORIA E SVILUPPI CONTEMPORANEI DEL CONCETTO DI CAMPO IN NORD AMERICA La prospettiva fenomenologica fu portata a New York da Aron Gurwitsch, allievo di Husserl, e insieme al pragmatismo americano contribuì a modellare la sensibilità di coloro che si riconobbero nella Psicoanalisi Interpersonale fondata da Sullivan. Contributi significativi sono stati dati da Erich Fromm, Frieda Fromm-Reichmann, Clara Thompson e Benjamin Wolstein, e da una successiva generazione di teorici che hanno sviluppato più direttamente una sensibilità sul concetto di campo, Edgar Levenson, Philip Bromberg e Donnel Stern. Ciò ha a sua volta influito sull’orientamento relazionale, dove il concetto di campo non è enfatizzato come un concetto discreto, ma in cui una sensibilità in tale direzione risulta fondante (Mitchell, Stern, Benjamin, Bass, Aron). L’attenzione fenomenologica al campo si ritrova anche nell’approccio intersoggettivo dei nordamericani Stolorow, Brandshaft, Atwood e Orange (Stolorow, Brandshaft e Atwood 1987; Atwood, Stolorow e Orange 2011). Un ulteriore ruolo lo ebbe il soggiorno di Bion a Los Angeles, il cui pensiero influenzò il suo paziente James Grotstein. Thomas Ogden, allievo di quest’ultimo, ha dato successivamente forma al concetto di terzo analitico.
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