Dizionario Enciclopedico di Psicoanalisi dell'IPA

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riconosciuto che gli interventi vicini-al-processo di Gray andrebbero “adattati ai diversi ambienti culturali” (Paniagua, 2008). L’approccio sistematico di Paniagua consiste nell’esplorazione delle resistenze più che nell’elaborazione associativa, senza mai perdere di vista l’importanza dell’alleanza terapeutica, in modo da privilegiare l’auto-osservazione dell’Io come via verso la comprensione dei conflitti inconsci e l’esplorazione dell’Es, che contribuiscono alla formazione dei tratti di carattere. Ritiene, inoltre, che il compito analitico debba concentrarsi principalmente sull’esplorazione degli ostacoli che si oppongono all’espressione verbale, come resistenza all’emergere delle manifestazioni pulsionali e che le interpretazioni del materiale analitico vadano privilegiate nel timing solo quando il paziente è regredito e pronto per l’introspezione. La superficie diventa un aspetto importante perché si deve prestare un’attenzione particolare alla sequenza associativa, alle variazioni del tono della voce, alle pause, alle omissioni, tutti elementi che suggeriscono la natura delle difese usate per tenere lontano i derivati dell’Es. L’autore ha definito questo tipo di ascolto microanalitico . Storicamente, Paniagua ha collegato il suo approccio teorico orientato secondo la Psicologia dell’Io Contemporanea ai concetti di maggior interesse per gli psicoanalisti latinoamericani: l’attitudine dell’analista non è di colui che sa, ma di chi non sa (sana ignoranza ), che indica qualcosa di più che l’uso dell’attenzione fluttuante ma è piuttosto un atteggiamento consapevole e attento alle libere associazioni del paziente. È un tipo di ascolto che rimanda al concetto di terzo orecchio intuitivo di Theodore Reik (1948), che si fonda più su ciò che l’analista osserva che su ciò che sente. In questo modo, l’elaborazione psicoanalitica rafforzerà l’Io osservant e e il paziente avrà un ruolo attivo di collaborazione, non semplicemente di colui che fornisce materiale biografico. Le interpretazioni sono più chiarificazioni (Bibring, 1954), e viene attribuito un grande valore allo sforzo del paziente impegnato nell’auto-osservazione, piuttosto che a ciò che sembra essere stato compreso nella forma dei classici interventi interpretativi autorevoli e unilaterali. La funzione sintetica dell’Io guiderà così il processo analitico dai derivati pulsionali che erano stati repressi verso soluzioni più adattive.

IV. CONCLUSIONI

In Nord America , la Psicologia dell’Io Contemporanea sostiene fermamente l’idea che vaste aree della psiche operano inconsciamente, comprese le interazioni conflittuali interne a Es/Io/Super-io e quelle tra le tre istanze e il mondo esterno con i suoi oggetti e le loro rappresentazioni interne, producendo un’ampia gamma di formazioni di compromesso, in gioco sia nella salute e nella creatività psichiche che nella malattia. Gli psicologi dell’Io contemporanei sostengono l’idea che il significato, la profondità e l’intensità dell’esperienza derivano dall’integrazione di contenuti coscienti e inconsci attraverso la fantasia e il transfert, e dalla comprensione dell’integrazione tra la densità affettiva dei processi primari consci e inconsci con i processi secondari del linguaggio che scaturiscono dalle radici più profonde

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