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analista in quell’area a importare l'idea di campo analitico così come è stato descritto per la prima volta dai Baranger (1961-1970). Nella sua concettualizzazione di "campo bi-personale”, egli vi aggiunge la descrizione dei sottotipi dei "campi comunicativi" lungo la dimensione della capacità di contenimento e di simbolizzazione della coppia analitica, e le implicazioni dei diversi sottotipi per la profondità del processo analitico possibile. Attingendo ai contributi dei teorici post kleiniani delle Relazioni Oggettuali - in particolare Bion, Winnicott, Racker ,Grinberg e Bleger - insieme a quelli di Freud, Stone, Greenson e Gill, Searles e Green, e preminentemente influenzato dalla concettualizzazione dei Baranger (1961-62, 1966, 1969, 2008) sulla Situazione Psicoanalitica come Campo Dinamico Bipersonale, Langs (1979, 1986) costruì un modello articolato di Campo Comunicativo Bipersonale : di Tipo A, dove avviene comunicazione simbolica e lo stesso campo diventa lo spazio dell’illusione; di Tipo B, ove predominano l’identificazione proiettiva e l’azione; di Tipo D, ove è distrutta ogni comunicazione e significato. Modificando la Teoria Topografica dell'inconscio, del preconscio e del conscio di Freud, in combinazione con il concetto dell’angoscia-segnale, Langs ha posto l'accento sulla percezione inconscia piuttosto che sulle fantasie e sui conflitti inconsci. Innescandosi i segnali d'angoscia, le percezioni cariche di emozioni vengono codificate visivamente e immagazzinate nel sistema dell'inconscio profondo, secondo le leggi del processo primario. Concentrandosi particolarmente sulle le proprietà trasformative-comunicative dei campi bi-personali, Langs (1986) postula "sottosistemi di trasformazione” che operano tra i sistemi dell'Inconscio profondo e del Conscio, effettuando dapprima la codifica visiva di elementi di percezioni inconsce emotivamente intense e intollerabili e il loro immagazzinamento (secondo le leggi dei meccanismi dei processi primari) nell'inconscio profondo. La loro trasformazione e il loro accesso alla mente cosciente sono facilitati dall'analista, che interpreta nel qui ed ora i messaggi carichi di affettività e sintonizzati interattivamente. L'azione interpretativa trasformativa del terapeuta viene progressivamente introiettata dal paziente come una funzione trasformativa, attraverso un complesso processo di elaborazione. Poiché i messaggi emotivamente più intensi, trasmessi e codificati, implicano inevitabilmente elementi di angosce primitive di morte e proiezioni di immagini di morte, è necessaria una maggiore attenzione alla cornice analitica per contenerli. Degna di nota è l'aggiunta di Theo Dorpat (1999) della nozione di comunicazione di "Tipo D", come comunicazione affettiva inautentica del "falso sé", una modalità di relazione e di difesa interazionale da parte del paziente che genera un conflitto controtransferale nell'analista tra disattenzione e “dovere professionale di ascoltare". La successiva identificazione della "comunicazione D” tra analista e paziente facilita l'analisi del "falso sé". (Vedi anche la voce: TRASFORMAZIONE)
II. Ebb. Il concetto di Campo nelle Teorie Interpersonali e Relazionali Negli Stati Uniti, il concetto di campo nella Teoria Interpersonale è stato introdotto da Harry Stack Sullivan, Erich Fromm, Frieda Fromm-Reichmann e Clara Thompson .
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