Dizionario Enciclopedico di Psicoanalisi dell'IPA

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III. EVOLUZIONE DEL CONCETTO

III. A. Radici preanalitiche: William James Nei suoi “Principles of Psycology”, William James (1890/92) si è impegnato in un ampio studio del sé nella giovane disciplina della psicologia accademica-sperimentale- fenomenologica. Ha postulato l’esistenza di tre “Sé Empirici” (il Sé corporeo/materiale; il Sé sociale; il Sé spirituale) e il costrutto teorico dell’“Io Puro”. Ciascuno dei sé empirici è capace di suscitare sentimenti ed emozioni, che egli chiama ‘sentimenti del Sé’; e ciascuno di essi è capace di sollecitare un’azione di ‘ricerca di Sé’ e di ‘conservazione di Sé’. Inoltre James riconosce il conflitto fra differenti Sé Esperienziali, che riflettono bisogni conflittuali. L’Io Puro è un costrutto teorico, che consiste nell’Identità personale e nel Sé Puro dell’unità personale.

III. B. Radici psicoanalitiche iniziali Vari precursori del concetto di Sé sono variabilmente presenti già in Freud, Ferenczi e Klein.

III. Ba. Radici in Sigmund Freud Per Freud, “das Ich” (tradotto da Strachey con “the ego” piuttosto che con “the I”) si riferisce sia a un’istanza mentale sia a un’esperienza soggettiva. Mentre nell’originale tedesco questo aspetto duale dell’‘Ich’ sembra indicare un’importante caratteristica di esso, la traduzione inglese di Strachey e lo spostamento terminologico da ‘I’ a ‘the ego’ ha prodotto l’esigenza di distinguere più chiaramente il sé fenomenologico esperienziale (vedi sopra) dall’ego in quanto struttura mentale ed istanza psichica. In tutta la sua opera, Freud ha mantenuto questa dualità dell’‘Ich’, talvolta equiparando il sé con l’Ich, altre volte con la persona intera, altre volte ancora con un aspetto dell’Ich. In una forma derivata il sé (Selbst) appare inizialmente nella prima teoria di Freud, che imposta l’antitesi fra gli istinti di autoconservazione e quelli sessuali: “… unterscheiden wir auch in der Psychoanalyse die Selbsterhaltungs- oder Ich-Triebe von den Sexualtrieben…”; in inglese: “…in psycho-analysis too we make a distinction between the self-preservative or ego- instincts on the one hand and the sexual instincts on the other”. (Freud, 1917a p. 4; Freud 1917b, p.137). La traduzione italiana recita:: “anche noi, in psicoanalisi, contrapponiamo alle pulsioni della conservazione individuale o dell’Io, le pulsioni sessuali”.(Freud, 1916, pp. 657- 658). Mentre Freud ha messo in evidenza una mente (nel testo originale ‘Seele’/‘anima’/psiche) che è divisa ed è influenzata in notevole misura da pulsioni inconsce, l’idea di un sé distinto dall’ego non era il suo obbiettivo. Un modo in cui Freud ha cercato di

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