Dizionario Enciclopedico di Psicoanalisi dell'IPA

Torna all’indice

teorizzazione successiva, la barriera agli stimoli diventa un ‘filtro agli stimoli’, termine che le fu suggerito da Blum (Blum, 2004). Comunque, sebbene Mahler abbia successivamente abbandonato il concetto di Fase Autistica ed abbia modificato le sue conclusioni sulla fase Simbiotica, molti analisti europei conservano la sua iniziale concezione di entrambe le fasi, intese come precursori arcaici (‘preistoria’) dell’emergere del Sé, i cui aspetti sono potenzialmente presenti in modo manifesto in patologie gravi del Sé nei bambini e negli adulti, e che vengono variamente concettualizzate. Nella concezione originaria di Mahler, nella fase Autistica Normale vi è una relativa assenza dell’investimento dello stimolo esterno e prevalgono i processi fisiologici piuttosto che quelli psicologici. In questo stato di narcisismo primario assoluto, l’obbiettivo è quello di realizzare un equilibrio omeostatico dell’organismo nel nuovo ambiente esterno. Lo stato autistico è uno stato di indifferenziazione o fusione con la madre in cui l’Io non è ancora differenziato dal non-Io, e la realtà interna e quella esterna cominciano solo gradualmente ad essere percepite come differenti. Dal secondo mese – la Fase Simbiotica – si suppone che il bambino sia soltanto vagamente consapevole degli oggetti e che sia in uno stato di fusione “somatopsichica delirante” (Mahler et al., 1975, p. 45; trad. it. p.79), uno stato positivo di relazionalità, che si verifica in un contesto intrapsichico caratterizzato da un’assenza di confini fra il sé e l’altro (Fonagy, 2001). Durante questa fase, la madre sintonizzata stabilisce e mantiene un appropriato dialogo affettivo-motorio col bambino attraverso il contatto visivo, l’espressione facciale, il contatto, l’holding, ecc., contribuendo all’integrazione della modulazione e regolazione affettiva nel bambino (Blum, 2004). Nella concezione originaria, la fase Simbiotica inizia nel momento in cui comincia ad incrinarsi la barriera agli stimoli o il guscio autistico che protegge dagli stimoli esterni. Il bambino comincia ad avere una vaga consapevolezza dell’oggetto che soddisfa i suoi bisogni, che comunque comprende un’unità diadica, in cui il Sé non ha ancora confini chiari. Gradualmente il bambino comincia a mostrare un nuovo atteggiamento di determinazione ed intenzionalità, che indica che egli sta “emergendo”, e a circa 4-6 mesi inizia il tentativo di sperimentare la separazione-individuazione strutturando le rappresentazioni del Sé interiorizzate, distinte dalle rappresentazioni oggettuali interne. La Fase della Separazione-Individuazione, da 4-6 mesi a 36 mesi, consiste di varie sottofasi: La prima è la ‘ differenziazione/schiusura [hatching]’, da 4-6 a 9 mesi, quando il bambino comincia a differenziare la rappresentazione del sé dalla madre/altro da sè (Mahler et al., 1975), passando dalla tendenza a fondersi col corpo della madre a una preferenza per un’esplorazione più attiva ed autodeterminata. Durante la seconda sottofase, la ‘ sperimentazione ’, dai 10 ai 15-16 mesi, il bambino pratica la locomozione per accrescere la separazione fisica dalla madre e continuare il processo

587

Made with FlippingBook - professional solution for displaying marketing and sales documents online