Dizionario Enciclopedico di Psicoanalisi dell'IPA

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famiglia. L’autore considera il cambiamento adolescenziale come un momento di trasformazione che conduce alla definizione della struttura del carattere. Questo processo si fonda sullo stabilirsi di rappresentazioni del Sé e dell'oggetto più realistiche, su una diminuzione della rigidità del Super-Io edipico, su un aumento di influenza dell’ideale dell'Io, e sul raggiungimento di una identità sessuale adeguata. Blos descrive l'adolescenza attraverso diverse sottofasi: - la preadolescenza: in cui si assiste al momento di maggior aumento quantitativo della pressione pulsionale e al riattivarsi delle pulsioni pregenitali; - la prima adolescenza: caratterizzata dal primato genitale e dal rigetto degli oggetti genitoriali interni; - la tarda adolescenza, fase di consolidamento delle funzioni e degli interessi dell'Io e della strutturazione della rappresentazione del sé; - la post-adolescenza, nel corso della quale il compito di riorganizzazione della personalità deve concludersi ed essere portato a termine. Sebbene Blos non studi a fondo la distinzione fra Sé ed Io, il suo modello è stato usato come spunto da alcuni autori che, partendo dal tema dell’individuazione, hanno approfondito la distinzione fra Io e Sé nello sviluppo dell’adolescente. Arnaldo Novelletto (2009) ha esplorato il concetto del Sé con particolare riferimento alle sue implicazioni per la comprensione dello sviluppo adolescenziale. All’interno del “sistema Io- Sè” l’autore distingue due aree funzionali distinte, l’Io propriamente detto e il Sé. L’Io rimane l’istanza deputata alla funzione della percezione, del giudizio di realtà, del pensiero e dell’accesso alla funzione/dimensione psichica della volontà, dei meccanismi di difesa e del controllo dell’angoscia. Il Sé invece provvede all’immagazzinamento e all’aggiornamento delle rappresentazioni di Sé fisiche e psichiche, alla consapevolezza dei processi di cambiamento, alla elaborazione del lutto legato alle separazioni interne ed esterne, alla formazione del carattere, all’autoconservazione, al riequilibrio delle cariche narcisistiche nei confronti delle realtà oggettuali e all’omeostasi dell’umore. Nell’adolescenza il sistema Io- Sé è alle prese con le altre due istanze costitutive dell’apparato psichico, l’Es e il Super-Io, all’interno di un complesso processo trasformativo che dovrà portare ad un profondo rimaneggiamento della rappresentazione che il soggetto ha della propria identità, delle relazioni oggettuali interne, dell’integrazione dei suoi istinti e dell’orientamento delle sue pulsioni. Novelletto attribuisce al Sé una funzione di osservatore nei confronti delle altre istanze psichiche, e ciò consentirebbe al paziente lo sviluppo dell’autoriflessione. Questo è importante per l’investimento su alcuni oggetti che svolgono una funzione analoga agli oggetti transizionali della prima infanzia, per esempio i diari personali che si pongono a cavallo tra spazio privato e spazio comune; questi diari personali sono testimonianze della propria nascente intimità ma, al tempo stesso, anche della necessità di prolungare la comunanza simbiotica con i genitori (Novelletto, 1986, p. 53). Un altro tema centrale è l’integrazione delle mutazioni fisiche puberali nell’immagine corporea e il rimaneggiamento dell’immagine del Sé. La scissione è particolarmente evidente tra la parte del Sé che tende ad evolvere e crescere,

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