Dizionario Enciclopedico di Psicoanalisi dell'IPA

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SETTING (PSICOANALITICO) Voce Tri-Regionale Consulenti Interregionali: Joan Schachter (Europa),

Jon Tabakin (Nord America), Thais Blucher (America Latina) Co-Chair Coordinatore Interregionale: Arne Jemstedt (Europa) _______

Traduzione italiana ed editing a cura dei soci della Società Psicoanalitica Italiana Traduzione: Francesco Carnaroli Coordinamento ed Editing: Maria Grazia Vassallo

I. DEFINIZIONE

Le condizioni stabili necessarie per effettuare l’indagine e la trasformazione dei fenomeni psichici, in particolare quelli concernenti l’inconscio, in uno specifico ambiente terapeutico. Il concetto di setting psicoanalitico è stato implicito dall’inizio dello sviluppo della psicoanalisi, da parte di Freud, in quanto metodo di ricerca e trattamento, come delineato nei suoi scritti sulla tecnica (1912, 1913). Mentre ci sono state, per varie ragioni, modifiche al setting esterno proposto da Freud (6 sedute alla settimana alla stessa ora ogni giorno), lo sviluppo e l’elaborazione del concetto sono prevalentemente avvenuti in relazione ai significati inconsci del setting per l’analista ed il paziente; in particolare nel lavoro con pazienti borderline e difficili da raggiungere e in relazione al setting interno dell’analista, anche denominato atteggiamento analitico dell’analista (Schafer, 1983). Quando discutiamo del “setting analitico”, ci dobbiamo riferire alle specifiche ed esclusive condizioni di lavoro necessarie perché si compia un processo psicoanalitico. Altri trattamenti, inclusa la psicoterapia psicoanalitica, hanno il loro specifico setting, sebbene possano utilizzare alcuni elementi tratti dal setting analitico. Il setting include condizioni sia esterne che interne. Le prime sono stabilite in una cornice di tempo e spazio, mentre le seconde riguardano lo stato mentale necessario per compiere il lavoro analitico, che fondamentalmente consiste nel mantenere una mente aperta: nel paziente, attraverso la regola delle libere associazioni, e nell’analista, attraverso l’attenzione fluttuante e il mantenimento di un atteggiamento di neutralità ed astinenza. Sebbene il setting interno sia di solito associato con l’analista, esso può anche riguardare il paziente. Questo “setting interno” del paziente può non essere inizialmente evidente e può avere bisogno di essere sviluppato durante il processo di

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