Dizionario Enciclopedico di Psicoanalisi dell'IPA

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stabilito dalla Klein. Dove la Klein cerca oggettività nello spazio terapeutico, Winnicott mira a uno spazio completamente differente, che attraverso la sua affidabilità (“ reliability ”) crei un’atmosfera che facilita la soggettività del paziente, in quanto lo spazio si conforma al senso di essere individuale del paziente e cerca di non violarlo. “Il setting dell’analisi riproduce le prime, primissime tecniche delle cure materne. Invita alla regressione grazie alla sua stabilità e sicurezza [reliability]” (Winnicott, 1955, 286; it. 342). La tesi di Winnicott è che in alcuni pazienti esista uno stato primitivo di “non-integrazione” che richiede una regressione ai primissimi stadi dello sviluppo. Attraverso questa regressione, l’analizzando può confrontarsi con le sue distorsioni e fissazioni evolutive allo scopo di trovare altre soluzioni, insieme con l’analista che crea un ambiente sicuro e sensibile. In tal modo “si offre al paziente un setting che ispira fiducia”, rendendo possibile “la sua regressione ad uno stato di dipendenza” (Winnicott, 1955, 287; it. 342), una sana dipendenza a partire dalla quale possono poi ricominciare i primi processi evolutivi. È possibile fare un parallelo interessante col concetto di Laplanche di “ transfert in incavo ”, anch’esso una regressione alle origini, quelle dei desideri enigmatici dell’altro (o degli altri) nell’infanzia (Laplanche, 1997; 2010). Altri analisti, come Etchegoyen (1986), pensano che il setting non sia istituito per determinare la regressione, ma per scoprirla e contenerla. Nella metapsicologia kleiniana la regressione è vista piuttosto come una forma di “ritiro psichico” (Steiner, 1993); la regressione non è il prodotto del setting, bensì la patologia del paziente evidenziata nelle specifiche condizioni di lavoro offerte dal setting analitico.

V. SETTING E PARAMETRO

In questa voce, viene descritto il setting standard necessario per realizzare un processo psicoanalitico. Comunque, vi sono alcune controversie che coinvolgono anche altri elementi del setting. In generale, tali parametri sono considerati come giustificati quando si tratta di pazienti con una grave psicopatologia, che non possono tollerare le condizioni standard. Eissler (1953, 110; it. 8) per primo definì il parametro in psicoanalisi come segue: “la deviazione, sia quantitativa che qualitativa, dalla tecnica del modello di base, ovvero da una tecnica che richiede l’interpretazione come strumento esclusivo”. Questa modifica dovrebbe essere temporanea e deve poi essere abbandonata, ritornando alla tecnica standard prima possibile. Sebbene Eissler si riferisca principalmente al fare uso di altri tipi di intervento al posto dell’interpretazione, il termine parametro può essere considerato in un senso più ampio (sono stati usati anche altri termini, come variazione della tecnica , Loewenstein, 1982). Con ciò si intende ogni modifica degli elementi del metodo psicoanalitico, che nel setting standard comprende la frequenza delle sedute, l’uso del lettino e la durata della terapia (della seduta e dell’intero processo).

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