Dizionario Enciclopedico di Psicoanalisi dell'IPA

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nell'unificazione induce a una nuova scissione delle imago. Ma, con il crescere dell'adattamento al mondo esterno, questa scissione viene compiuta a distanze di ricongiungimento sempre minori e sempre più prossime alla realtà. Questo processo continua finché l'amore per gli oggetti reali e per quelli interiorizzati, e la fiducia in essi, non si stabiliscono saldamente. "(Klein 1935, pp. 323-324). Muovendo dalle posizioni di Freud, Klein (1927, 1932, 1937, 1952a, 1952b) ha proposto l’idea che l'intero mondo interno si costituisca attraverso processi che iniziano nei primi giorni di vita e che poggiano su interiorizzazioni multiple o oggetti interni. Nella visione kleiniana l'oggetto interno è: 1. Una fantasia; 2. Una parte del corpo, ad esempio "il seno" o "il pene"; 3. Pervaso da esperienze interiori di piacere e dolore; 4. Esperito come una presenza viva; 5. Difensivamente scisso in parti "tutte buone" e "tutte cattive" per proteggersi dall'aggressività; se poi lo sviluppo procede senza intoppi, questi Oggetti Parziali si integrano in Oggetti Totali. 6. Anche se gli Oggetti interni possono essere buoni, la riflessione di Klein si concentra principalmente, anche se non in modo esclusivo, sugli Oggetti Interni ‘cattivi’; 7. Tutte le rappresentazioni dell' oggetto e del Sé si costituiscono attraverso ininterrotti processi di proiezione e introiezione, per cui queste rappresentazioni dell’ oggetto e del Sé non possono essere completamente differenziate l'una dall'altra; 8. L'Oggetto Interno è distinto dall'Oggetto Esterno: l'Oggetto Esterno è definito come la rappresentazione di un oggetto che non è stato messo all’interno del corpo. Lo sviluppo psicologico procede dalla Posizione Schizo-Paranoide - dominata dai processi difensivi della scissione e identificazione proiettiva ed è caratterizzata da oggetti parziali (e parti del Sé) - verso la Posizione Depressiva, nella quale si crea una tolleranza verso l’ambivalenza e si procede all'integrazione dei diversi oggetti parziali in oggetti totali. La psicopatologia deriva da fissazioni ad aspetti della posizione schizo-paranoide o depressiva, o il ritorno ad essi. Nella visione di Klein (1929, 1946), tutti i processi di interiorizzazione (riferiti agli oggetti interni) sono correlati alla gestione dell’angoscia che gli oggetti buoni vengano sopraffatti/distrutti dall’aggressività. Nonostante Klein si sia sempre più impegnata a individuare l’aggressività (vedi punto 6) concentrandosi su di essa per varie ragioni -una delle quali era il voler riproporre la teorizzazione di Abraham, che in qualche modo era stata fino ad allora trascurata- nella sua visione teorica si è occupata anche delle inclinazioni libidiche innate e si è focalizzata sui fattori che contribuiscono ad inibire l’introiezione o a sostenere sia i buoni oggetti interni che parti del sé. Il suo interesse teorico si è focalizzato sul conflitto edipico precoce e irrisolto , dominato dalla scissione: "[...] mi trovai di fronte a fenomeni inattesi…in questi bambini era presente un Super-Io estremamente primitivo e crudele. Scoprì inoltre che i bambini piccoli introiettavano i loro genitori ... in forme irreali e fantastiche, e potrei rivelare che alcuni dei loro oggetti interiorizzati si caratterizzano come figure terrificanti. Questi oggetti spaventosamente pericolosi fanno insorgere nell’Io conflitti e angoscia; l’intensa pressione dell’angoscia fa si che essi… siano scissi dall’Io e relegati negli strati più profondi dell'inconscio, ma mediante una scissione che è diversa da quella che determina la formazione del Super- Io... "(Klein, 1958, p.545 ).

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