Dizionario Enciclopedico di Psicoanalisi dell'IPA

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V. Af. Sullivan Harry Stack Sullivan (1953, 1964), fondatore della Psicoanalisi Interpersonale americana, ha proposto che si consideri: "1. La sicurezza e la gratificazione delle pulsioni come indissolubilmente legate; 2. Quanto la loro forza combinata abbia un impatto sull’evoluzione delle relazioni interpersonali e sia a sua volta influenzata da esse; 3. Ciò che chiamiamo ‘sé’ è non è altro che un insieme di valutazioni che riflettono l’esperienza del primitivo accudimento; 4. L'ansia, una minaccia per la sicurezza, può esistere solo in un contesto interpersonale; 5. Il sé mantiene la propria integrità mediante una selettiva disattenzione a quegli aspetti del comportamento che suscitano ansia; 6. La base delle concezioni morali sta nella percezione che il bambino ha dell'approvazione o disapprovazione genitoriale; 7. La sessualità è importante ma non è la forza motivazionale centrale della vita; 8. La psicopatologia è il risultato dell'emergere di stati del sé che erano dissociati e la cui manifestazione crea ansia; 9. Il trattamento dovrebbe concentrarsi sulle situazioni relazionali che producono ansia; 10. Come conseguenza, la partecipazione attiva del terapeuta è più auspicabile di un informale anonimato. Il controtransfert svolge un ruolo centrale nell’orientare e fornire informazioni sul trattamento"(Akhtar 2009, p 151; citazione tradotta per questa edizione, N.d.T). Sullivan è generalmente considerato come un teorico che presta poca attenzione ai processi psichici interni e alle radici genetiche del transfert.

V. B. Sviluppi Contemporanei

V. Ba. Kernberg A partire dalla fine degli anni ‘70, Otto F. Kernberg ha sviluppato una versione della Teoria delle Relazioni Oggettuali all’interno del Modello Strutturale freudiano e della Ego Psychology di Hartmann. In tale approccio, le relazioni oggettuali vengono intese come “un essenziale organizzatore dell’Io” (Kernberg, 1976, p.38) e le molteplici ‘unità Sé-oggetto’ (Kernberg, 1976) vengono viste come determinanti primarie dell’insieme delle strutture della mente (Es, Io, Super-Io). Nella più recente elaborazione di questa integrazione teorica, Kernberg (2004, 2015) ha proposto un inquadramento evolutivo generale che integra la teoria psicoanalitica dello sviluppo, radicata nella Teoria delle Relazioni Oggettuali, con gli aspetti neurobiologici dello sviluppo stesso. La sua conclusione generale rimanda a un’evoluzione parallela e di reciproco influenzamento tra il sistema neurobiologico affettivo- cognitivo’, espressione di determinanti genetiche, e il sistema psicodinamico, corrispondente tanto alla realtà quanto alle motivate distorsioni delle relazioni interne ed esterne con le figure di riferimento. In tale modello (Kernberg, 2004, 2014, 2015, 2016), le aree rilevanti dello sviluppo neurobiologico -cioè l’attivazione dei sistemi affettivi, la differenziazione tra sé e gli altri, lo sviluppo di una teoria della mente e dell’empatia, l’evoluzione della struttura del Sé, e lo

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