Dizionario Enciclopedico di Psicoanalisi dell'IPA

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perdura nel mondo interno dell’individuo ed esercita un effetto patogeno producendo esperienze emotive dolorose e disturbanti. “… le ‘esperienze costruttive’ sono quelle che favoriscono lo sviluppo di nuove ‘risorse dell’Io’, mentre ‘le esperienze negative’ aprono la strada a quelli che definiamo ‘vissuti traumatici’; queste ultime vanno a creare ‘risorse dell’Io’ patologiche e patogene, e tendono alla ripetizione poiché saranno sempre in cerca di quello che alcuni autori hanno definito un ‘nuovo inizio’ ( Balint), o un ‘nuovo avvio dello sviluppo’ (Winnicott). Proseguendo in questa prospettiva, le esperienze traumatiche possono essere interpretate come vissuti che generano identificazioni patologiche, ossia condizionano la ‘presenza’ degli altri in noi con quel potere patogeno che essi avevano al momento stesso dell’esperienza traumatica”. (García Badaracco, 2006b, p.4; citazione tradotta per questa edizione, N.d.T.). Quando i bisogni del bambino vengono frustrati o non sono affatto riconosciuti a causa delle carenze degli oggetti parentali, costoro divengono ‘oggetti che fanno impazzire’. Contrariamente a Melanie Klein, che considerava l’oggetto buono unicamente gratificante e quello cattivo unicamente frustrante (M. Klein, 1980), García Badaracco sostiene che il primo sia quello che, con la sua funzione strutturante, fornisce le condizioni perché le esperienze frustranti siano meglio tollerate e quelle gratificanti abbiano un limite. Sul fronte opposto, egli descrisse l’oggetto cattivo come quello che, a causa delle proprie carenze, non è in grado di fornire queste funzioni necessarie e -al contrario- aumenta il senso di frustrazione, l’invidia e l’odio primitivo. Il che è anche una caratteristica dell’oggetto che fa impazzire. I molti anni di esperienza negli ospedali pubblici e nella sua “Comunità Terapeutica Strutturata Multifamiliare”, affrontando patologie complesse, hanno consentito a García Badaracco di sperimentare l’importanza della reciproca interdipendenza per comprendere la patologia mentale. Per lui, la mente è sempre costituita da reciproche interdipendenze regolative, che forniscono sicurezza e/o influssi reciproci patogenetici. Dopo molti anni di esperienza clinica con pazienti gravemente disturbati, e con le loro famiglie, ha formulato il suo concetto cardine per cui il funzionamento mentale di base è costituito da uno scambio avanti e indietro tra due menti: l’una in via di sviluppo, l’altra che ha già raggiunto un particolare livello evolutivo. Estendendo la comprensione dei meccanismi di difesa dell’Io fino ad includervi gli aspetti più profondi del funzionamento mentale, García Badaracco ha posto il problema in termini di relazione tra due soggetti differenti in reciproca interdipendenza, giungendo a formulare il concetto di “ presenze che fanno impazzire ”. In tale contesto, la “fissazione” potrebbe essere intesa come persistenza di un legame con un oggetto dotato delle caratteristiche proprie di una ‘presenza che fa impazzire’ interna alla psiche. Tale presenza viene alimentata dall’esterno attraverso un oggetto genitoriale reale, che ha avuto fin dal principio la caratteristica di essere fondamentale per la vita della persona. “Le sensazioni provate al momento della separazione da una madre che, malgrado abbia causato sofferenza, ha funzionato come un ‘veleno necessario’ per neutralizzare il dolore psichico, è vissuta come una minaccia di morte da entrambi, la madre e il figlio” (Mitre, 2008, pp.6; citazione tradotta per

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