Dizionario Enciclopedico di Psicoanalisi dell'IPA

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e la crescita psichica. Bion ritorna sull’etimologia del termine transfert: essa suggerisce un passaggio, un elemento che transita nella storia dell’incontro analitico (Bion 2005a, p.5). Le interpretazioni dell’analista “nascondono la sua nudità” (Bion 2005b, p. 42; citazione tradotta per questa edizione (N.d.T.); anche la relazione transferale e la posizione dell’analista dovrebbero essere delucidate, in modo da potersene liberare. IV.E. Successivi sviluppi bioniani negli USA Un esempio di tarda tradizione bioniana in Nord America, particolarmente applicabile all’analisi con i bambini e agli stati mentali primitivi, è il concetto di Mitrani di ‘assumere’ (‘taking’) il transfert. (1999, 2000, 2001, 2014). L’autrice concepisce ciò come una funzione essenziale dell’analista relativa a ciò che Bion chiama funzione materna di rêverie: quell’aspetto attentivo, attivamente recettivo, introiettivo ed esperienziale dell’oggetto contenente. Tale funzione non si riferisce meramente a una comprensione cognitiva o a una ‘sintonizzazione empatica’ con quello che il paziente sta sentendo e sperimentando con l’analista in ogni momento dato. Essa si riferisce anche alla introiezione inconscia, da parte dell’analista, di alcuni aspetti del mondo interno del paziente e al loro risonare con elementi del proprio personale mondo interno, così che l’analista senta di essere veramente quella parte non voluta del sé del paziente o quell’oggetto intollerabile che l’analista stesso è diventato in virtù di una identificazione proiettiva. Assumere il transfert può essere l’aspetto più difficile del lavoro, perché non è una questione di buona volontà o di training adeguato ma un atto inconscio governato da fattori inconsci.

V. IL CONTRIBUTO FRANCESE

V. A. Jacques Lacan Lacan postula il transfert come uno dei quattro concetti fondamentali della psicoanalisi, insieme alla pulsione, all'inconscio e alla ripetizione. Il suo approccio al transfert si basa sull'idea freudiana secondo cui il legame con l'analista accoglie la ripetizione di un'esperienza che proviene dal passato, la riattualizzazione dei significanti in cui le richieste di amore infantili possono aver preso forma. Ma anche prima di coinvolgere queste forme particolari, il transfert si manifesta nel processo stesso della domanda di analisi, nella misura in cui il soggetto si rivolge a qualcuno che si suppone possegga un certo sapere. Secondo Lacan, la figura dell'analista come soggetto- supposto-sapere è fondamentale quando si tiene conto del corso del trattamento; durante l’analisi, l'analizzando deve sperimentare in modo specifico l'illusione di supporre che l'analista abbia la risposta che lui, in quanto paziente, si aspetta alla sua domanda e più in generale alla sua esperienza esistenziale. Secondo Lacan, qualsiasi domanda

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