Dizionario Enciclopedico di Psicoanalisi dell'IPA

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in posizione di potere. Ciò che distingue gli analisti e differenzia l’interpretazione dalla suggestione è che l’analista non abusa di questo trasferimento su di lui/lei da parte del paziente. La stessa struttura dell’analisi consente a questo presunto sapere di essere visto non come una particolare proprietà di un individuo, ma piuttosto come un sapere collocato ‘dentro’ l’inconscio, nell’Altro, che può essere tirato fuori diventando parte dell’evoluzione di un’analisi. Lacan descrive questo movimento in termini della sensazione degli analizzandi che l’onnipotente analista sappia qualcosa in merito ai loro sintomi, consentendo così al trattamento di iniziare e guadagnare terreno. Potremmo pensare a ciò come agli aspetti immaginari e proiettivi del ‘transfert positivo benigno’ – l’alleanza terapeutica. La neutralità dell'analista aiuta a contenere la preoccupazione ansiosa che si sviluppa nel paziente circa il desiderio dell'analista, ad esempio: cosa vuole l'analista da me? l’analista mi ama? e così via. Infine, l'analisi trasforma questa attenzione al desiderio dell'analista in domande che riguardano i desideri e le fantasie dell'analizzando, lavoro che comporterà una serie di significativi contatti con le condizioni del desiderio, che sono uniche e singolari per ogni paziente. Quando il paziente può lasciare che l’analista abbandoni il posto speciale che ha occupato nel transfert, l'analisi può finire. In sostanza, l’analista diventa l’oggetto amato e perduto (causa del desiderio), consentendo al paziente di separarsi e individuarsi. La posizione di Lacan sulla fine dell’analisi si avvicina quindi alle nozioni classiche di ‘identificazione’ con la ‘funzione analitica’ o con lo ‘strumento analitico’, e alle nozioni di lutto, di elaborazione, e di capacità autoanalitica che persiste dopo la fine dell’analisi. V. B. Lacan negli USA Sebbene non ci sia un gruppo omogeneo di lacaniani negli Stati Uniti, la loro influenza è particolarmente presente nel mondo accademico, dove alcuni hanno osservato che un “approccio psicoanalitico” è sinonimo di applicazione del pensiero lacaniano. Ma c’è anche un gruppo piccolo e sempre più influente di psicoanalisti impegnati nella pratica e nella teorizzazione lacaniana. Alcuni di questi rappresentano una posizione lacaniana più “pura” (ad esempio, Lichtenstein, Fink), mentre altri che hanno avuto una formazione sia “classica” che lacaniana (ad es. Webster) dialogano con le altre “scuole” nordamericane. Da quando traduzioni dell’opera di Lacan sono state messe a disposizione degli analisti anglofoni è diventato più evidente che il divario non può essere così ampio come spesso viene descritto, in particolare da Lacan stesso. Lacan presta particolare attenzione agli affetti nel transfert, specialmente all’ansia. Alcune delle sue concezioni dialettiche e intersoggettive sul trattamento si avvicinano alle linee classiche dell’analisi di transfert e, in modo diverso, alle modificazioni proposte dagli orientamenti intersoggettivi e relazionali.

V. C. Jean Laplanche Con la teoria del significante enigmatico, Jean Laplanche introduce un nuovo punto di vista sul transfert. L’impatto intrusivo dell’Altro, e l'impossibile traduzione da parte del

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