Dizionario Enciclopedico di Psicoanalisi dell'IPA

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Più tardi nel contesto clinico si sottolinea fortemente questa reciprocità: “La chiave risiede nell’osservazione delle fluttuazioni che ad un dato momento mettono l’analista all’unisono con ♀ e l’analizzando all’unisono con ♂, e nel momento successivo capovolgono i ruoli... ” (1973c, 148). Ovunque, Bion sottolinea che “contenere” implica un’attività e un processo che permettono la formazione del pensiero e la sua trasformazione in parola; questo è in opposizione con l’uso banalizzato e riduttivo del contenere e del ricevere come una condizione esclusivamente e meramente passiva. L’intera esposizione della complessità dei molti lati e processi della trasformazione costituiscono il centro della sua pubblicazione del 1965 (1973b) “Trasformazioni”. Qui Bion introduce il concetto metateorico di “O” come inizio ma anche potenzialmente come (il) punto finale dei processi trasformativi multi direzionali. Il lavoro comprende il concetto di “terrore senza nome”, impensabile, di “elementi beta”, e de “la cosa in sé”; ma anche il concetto di “realtà ultima”, di “reverenza” e “timor sacro” (Bion, 1973b; Grotstein, 2011a, pag 506). Dato che il concetto di Contenitore/Contenuto è parte del sistema scientifico deduttivo di Bion, cioè la complessiva teoria del pensiero e del pensare (Bion, 1972, 1962b, 1973a, 1973b,1973c), è importante collocare questa teoria in questo preciso contesto. Secondo questa teoria generale, i “pensieri” e l’”apparato per pensare” hanno origini distinte. I pensieri esistono indipendentemente dal proprio apparato per pensare: i “pensieri” non vengono generati da quest’ultimo. Per ognuno dei due aspetti la relazione Contenitore-Contenuto è fondamentale. Di conseguenza la relazione Contenitore-Contenuto potrebbe essere considerata come la condizione embrionale della vita mentale. Secondo questa teoria, la genesi di un pensiero è un processo nel quale la relazione Contenitore-Contenuto è il passo iniziale. La condizione di cui ha bisogno un contenuto psichico (emozione, percezione sensoriale) per poter conquistare una qualità mentale (rappresentazione, pensiero) è appunto l’esistenza di un contenitore capace di contenerlo. Il prototipo oggettuale di questa funzione (Contenitore, con il segno ♀ ) è il seno della madre, una pre-concezione innata che aspetta di trovare una sua realizzazione. Gli stimoli sensoriali ed emotivi (i “Contenuti”), coniugandosi con questo “Contenitore” adeguato, si trasformano in un qualcosa che è “Contenuto” ( ♂ ) , creando così la relazione Contenitore-Contenuto, un momento di sviluppo iniziale di un pensiero da parte di un pensatore. Questa relazione Contenitore-Contenuto ( ♀ ♂ ) permette il farsi di un’esperienza emotiva, che sarà caratterizzata dal legame che la qualifica specificamente , L (Amore, Love), H (Odio- Hate), o K (Conoscenza, Pensiero - Knowledge, Thought). Con l’acquisizione dell’attenzione da parte della coscienza, questa esperienza emotiva può essere trasformata in elementi alfa, monade della vita mentale, attraverso l’intervento operativo della funzione alfa. L’apparire dei “pensieri” costringe alla creazione di un apparato per occuparsi di essi. Su questo piano si coniugano due meccanismi fondativi, segnatamente il Contenitore- Contenuto ( ♀ ♂ ), e la relazione dinamica tra la posizione schizo-paranoide e la posizione depressiva (Ps-D). Il modello Contenitore-Contenuto riguarda anche l’evoluzione del pensiero,

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