Dizionario Enciclopedico di Psicoanalisi dell'IPA

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relazioni oggettuali interiorizzate) che possono essere consapevoli o meno l'uno dell'altro, essi considerano anche il transfert come un particolare stato del sé del paziente che interagisce con uno stato del sé dell'analista. Bromberg (1998, p.13) scrive: “Sintonizzandosi con i cambiamenti dei suoi stessi stati del sé e di quelli del paziente, e usando questa consapevolezza nella relazione, un analista promuove la capacità di un paziente di ascoltare, in un singolo contesto interpersonale, l'eco degli altri suoi sé che esprimono realtà alternative precedentemente incompatibili.” (citazione tradotta per questa edizione, N.d.T.). VI. G. Prospettive della Psicologia del Sé: Kohut e i contemporanei La visione del transfert secondo la Psicologia del Sé differisce da quella di altri orientamenti teorici, in quanto si basa su una linea evolutiva del narcisismo separata da quella delle relazioni oggettuali. Inoltre essa prende in considerazione una teoria estesa della mente (Sheldrake, 2012) e quindi “l'altro” o l'analista non è ritenuto distinto dal paziente – come invece è per la psicologia “bipersonale”– ma piuttosto lo si reputa come necessario elemento costitutivo per il paziente, o come “oggetto-sé”. Da questa prospettiva, l'analista come figura transferale non possiede contenuti mentali che sono stati trasferiti o “proiettati” in lui, ma partecipa piuttosto all'andamento dell’analisi e alla crescita del sé (Kohut, 1971). Dal primo momento di sviluppo del sé, che inizia con il conseguimento e riconoscimento di un sé coeso (Kohut, 1971) e dalle caratteristiche continuamente mutevoli, si possono individuare aspetti duali del sé in relazione alle modificazioni nella sfera dell’ambizione e della idealizzazione (vedi a parte la voce SELF). Pertanto, i transfert o le realizzazioni dell'oggetto sé sono diretti verso l'analista che favorisce l’integrazione del sé, fungendo da oggetto-sé rispecchiante, oggetto-sé gemellare o oggetto-sé idealizzato. I transfert ripercorreranno la linea evolutiva del narcisismo sia nei suoi aspetti normali che in quelli patologici. Le interpretazioni di transfert permetteranno ai tratti patologici del rispecchiamento di modificarsi in sentimento di orgoglio, mentre quelli dell'idealizzazione saranno integrati come sentimento di entusiasmo. È importante riconoscere che la teoria estesa della mente non si traduce mai in una persona isolata, ma piuttosto in un impiego permanente degli altri come oggetti-sé a sostegno del bisogno del rispecchiamento e di idealizzazione. Non ci si libera mai degli oggetti-sé. Ciò è in linea con il fatto che i transfert, sia di oggetto-sé che di altro tipo, sono onnipresenti e universali.

VII. SVILUPPO DEL CONCETTO IN AMERICA LATINA

VII. A. Angel Garma Angel Garma ha creato un importante movimento psicoanalitico in Argentina che si è poi esteso a tutta l’America Latina. Nato a Bilbao, in Spagna, Garma emigrò in Argentina nel

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