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Racker dice che poco è stato detto e scritto a proposito di questo aspetto e sostiene che parlare di ciò sembra essere imbarazzante per gli analisti. La causa di questo attegiamento può essere individuata in quello che costituisce la base del controtransfert: le esperienze infantili risvegliate dall’impresa analitica. Le idee di Racker, in particolare i concetti di controtransfert e quello dell’analista addestrato nell’auto-osservazione, hanno avuto una grande influenza nel training di molti analisti non solo in Argentina, ma in tutta l’America Latina. VII. Ab. Fidias Cesio Fidias Cesio assume come punto iniziale del suo lavoro il pensiero di Freud, sviluppandolo con un contributo personale. Egli esamina due definizioni di transfert: la prima offerta dalla “Interpretazione dei sogni” (1900), che fa riferimento al transfert derivante dalle idee inconsce trasferite alle rappresentazioni preconsce; la seconda, formulata nel caso di Dora (1905), si riferisce al transfert sulla persona dell’analista, che in accordo con Freud: “... Sono riedizioni, copie degli impulsi e delle fantasie che devono essere risvegliati e resi coscienti durante il progresso dell’analisi, in cui però - e questo è il loro carattere peculiare - a una persona della storia precedente viene sostituita la persona del medico. In altri termini, un gran numero di esperienze psichiche precedenti riprendono vita, non però come stato passato, ma come relazione attuale con la persona del medico.” (Freud, 1905, pp. 396-397). La prima versione del transfert è quella che si trova nel discorso dell’analizzando, nella regola delle libere associazioni, dove grazie al particolare ascolto analitico trapela molto di più di ciò che appare a livello manifesto. Con la nostra capacità analitica prestiamo ascolto al significato latente del discorso presente nelle parole scelte dall’analizzando, allo stesso modo in cui nei sogni l’idea rimossa è trasformata e rappresentata in immagini. Sono pensieri di natura molto primitiva. Cesio si interessa molto al controtransfert come rivelatore del contributo dell’analista il quale, insieme con l’analizzando, forma una coppia indissolubile nel processo che si sviluppa in seduta. Entrambi i membri sono inclusi in un setting caratterizzato dall’astinenza, senza il quale la seduta analitica non potrebbe avere luogo. Sia il transfert che il controtransfert rischiano di diventare resistenze al trattamento - e di fatto si tratta proprio di resistenze - a meno che non siano rese consce, trasformandosi quindi in strumenti essenziali all’analisi. Cesio pone l’accento il concetto di ‘attuale’ (the ‘actual’) e lo sviluppa (Cesio, 2010). Egli considera la seduta a partire dalla teoria del sogno, e dunque immagina che l’analista agisca come un residuo diurno: condividendo le caratteristiche di ciò che è recente e insignificante, l’analista può facilmente essere oggetto del transfert di oggetti interni del paziente. Il suo metodo di ascolto dà alle parole del paziente il significato di ‘libere associazioni’. Grazie al transfert intrapsichico, queste parole mostrano l’esperienza emotiva
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