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è stato dato alle questioni della “rappresentazione” o “rappresentabilità” dell’esperienza psichica o bio-psichica, e alla visione dell’analisi come processo in cui la partecipazione dell’analista aiuta l’analizzando a simbolizzare esperienze che risultavano prima indefinite e non rappresentabili. In America Latina, dove storicamente l’interesse è stato rivolto principalmente alla definizione del transfert centrato sulla persona dell’analista, la teoria del controtransfert ha condensato differenti sviluppi. Il concetto di esperienze che si manifestano in un campo intersoggettivo ha allargato ed approfondito lo studio dei diversi tipi di ostacoli e dei ‘bastioni’ che appaiono nel lavoro analitico. Venne considerato da differenti punti di vista l’emergere di sensazioni, percezioni, esperienze ( Erlebnis ) e accadimenti nell’analista, che analizzati durante la seduta potevano dar conto di ciò che non aveva ricevuto iscrizione psichica e sopravviveva in un presente invariabile (l’esperienza ‘attuale’- ‘actual’ experience). Tali situazioni richiedevano una speciale considerazione per la possibilità di una reazione terapeutica negativa, come espressione della coazione a ripetere che deriva dall’impulso di morte, muto per principio. Per i diversi autori, in ogni processo analitico viene significata e inscritta una nuova storia. Pilastro della teoria e della pratica clinica, il Transfert è rimasto nel tempo uno dei concetti fondamentali della psicoanalisi. Gli sviluppi attuali mostrano chiaramente che il Transfert è situato all’incrocio tra Intrapsichico ed Interpsichico. Il mondo interno dell’analizzando è fatto di conflitti fra le agenzie interne (Conscio, Preconscio, Inconscio e Es, Io e Super-io) e conflitti derivanti dalla relazione infantile intersoggettiva con le Imago di identificazione. Tutti questi conflitti sono riproposti sulla scena del transfert in una relazione che coinvolge due apparati psichici. Il fondatore della psicoanalisi nel 1937 parla di due scene del movimento transferale all’incrocio tra intrapsichico ed interpsichico, quando sostiene che il lavoro dell’analisi consiste di due parti abbastanza diverse, avviene in due scene separate e coinvolge due persone, ognuna responsabile di un compito differente. Nel 2017, nell’ambito delle crescenti sfumature e complessità del pensiero psicoanalitico e della accresciuta esperienza clinica, la definizione del Transfert come movimento, movimento dentro la psiche, movimento tra se stessi e l’altro, movimento tra passato e presente , assorbe le divisioni del pluralistico universo psicoanalitico riuscendo a contenerle e a trascenderle.
Vedi anche: CONFLITTO CONTENIMENTO CONTROTRANSFERT SÉ
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