Dizionario Enciclopedico di Psicoanalisi dell'IPA

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TRASFORMAZIONE(I) Voce Tri-Regionale Comitato Editoriale Interregionale: Arnaldo Chuster (America Latina), Barnet D. Malin (Nord America) e Rudi Vermote (Europa) Co-Chair Coordinatore Interregionale: Felipe Muller (America Latina) Consulente: Eva D. Papiasvili, Chair dell’IRED _____ Traduzione italiana ed Editing a cura dei soci della Società Psicoanalitica Italiana

Traduzione: Giovanni Miotto, Massimiliano Spano Coordinamento ed Editing: Maria Grazia Vassallo

I. INTRODUZIONE E DEFINIZIONE(I) INTRODUTTIVA(E)

Il modello epistemologico delle trasformazioni di Wilfred R. Bion descrive il cambiamento psichico nella sua forma più astratta possibile. In questo modello, il cambiamento psichico avviene attraverso processi ricorsivi di trasformazione mentale, che producono crescita e sviluppo mentale. Tutte le questioni paradigmatiche ed epistemologiche sviluppate in precedenza da Bion in “A theory of thinking” (1962a) [“Una teoria del pensiero”, in “Analisi degli schizofrenici e metodo psicoanalitico”, (1970) – Ritradotto col titolo “Il pensare: una teoria” in “Elizabeth Bott Spillius (a cura di), Melanie Klein e il suo impatto sulla psicoanalisi oggi” (1995) – Ritradotto nuovamente col titolo “Una teoria del pensare”, in “Riflettendoci meglio” (2016)] si dipanano nei testi “Learning from Experience” (1962b) [“Apprendere dall’esperienza” (1972)] ed “Elements of Psychoanalysis” (1963) [“Elementi di psicoanalisi” (1995)], e convergono in una riflessione psicoanalitica profonda ed inedita nel libro “Transformations” (1965) [“Trasformazioni” (2001)]. Originariamente Bion fornì le linee generali della sua teoria delle trasformazioni in una presentazione al British Psychoanalytical Institute nel 1963, e pubblicò la teoria nel suo terzo libro, “Transformations”, nel 1965 (Bion 1963b, V, pp. 93-114; Bion 1965, V, pp. 116-280). Per la sua densità e il complesso dialogo con diverse discipline di pensiero, “Transformations” (1965) rappresenta la parte più impegnativa dell'opera di Bion, ponendo una sfida permanente al lettore. Con l'obiettivo clinico di comprendere e curare i pazienti psicotici, Bion costruì un modello di quello che chiamò il ‘pensiero’ delle percezioni sensoriali, delle esperienze emotive e dei pensieri (Bion, 1962a, 1962b). Nell'esplorare ulteriormente questo processo di ‘pensiero’ arrivò a delineare gli ‘elementi’ della psicoanalisi, come fece Euclide studiando gli elementi

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