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cambiamenti sperimentati da un gruppo di elementi che variano da uno stadio precedente a uno successivo, dove il riconoscimento dell'identità di questi elementi che sono cambiati, dipenderebbe dalle invarianti esistenti”. Lopez-Corvo (2003, p. 290. Citazione tradotta per questa edizione, N.d.T.). Ad ogni modo, lo stesso Barros (2018) sottolinea che lavora con le trasformazioni, in quanto si riferiscono al movimento interno dai processi pre-simbolici a quelli simbolici nel “senso inteso da Bion ed eventualmente amplificandolo per significare un cambiamento nella struttura della mente e non nel suo contenuto... una trasmutazione della struttura stessa (e delle capacità strutturanti) della mente, che si traduce nell'espansione della capacità di pensare la propria esperienza” (p. 226. Citazione tradotta per questa edizione, N.d.T.). Il Brasile occupa una posizione peculiare, poiché da un lato è il luogo in cui si è svolta una ricerca scientifica di valore internazionale sul “Linguaggio di Bion” da parte di P. C. Sandler (2005), dall'altro è il luogo di una sostanziale espansione creativa e di un ulteriore sviluppo del concetto. In Brasile, a seguito di una serie di conferenze tenute da Bion, i suoi lavori sono stati intensamente studiati, molto apprezzati, e hanno dato origine a molti contributi significativi. La Società Brasiliana di Psicoanalisi di San Paolo (SBPSP) ha organizzato diversi incontri sulle Trasformazioni, seguiti dalle pubblicazioni di Evelise (de Souza) Marra, Cecil Jose Reza e Marta Petricciani (2018, 2020) che contengono molti saggi originali. Celia Fix Korbivcher, ad esempio, ha creativamente e in modo originale ampliato le idee di Bion attraverso il concetto di trasformazione autistica e di trasformazioni non integrate , e Arnaldo Chuster, ha esteso la teoria della complessità attraverso i principi etico-estetici. III. Aa. I principi etico-estetici di Arnaldo Chuster Chuster (1999, 2002, 2011, 2014 e 2018) ha mostrato come “Trasformazioni” rappresenti un'applicazione (bioniana) molto sofisticata e intuitiva della Teoria della Complessità, facendo uso del Principio di Incertezza dell’osservazione. Quest’ultimo di dispiega in quelli che Chuster ha definito i principi etico-estetici dell’osservazione, ossia: la complessità (che comprende tutti gli altri), l'incertezza, l'infinito, la singolarità, l'incompletezza, l'indecidibilità dell'origine e la capacità negativa. Tutti questi principi sono anche estensioni del concetto di Bion dei “Tre principi di vita” (Bion, 1989), che Bion deriva e affianca ai due Principi dell’accadere psichico di Freud. Essi sono: “Primo, il sentire; secondo, il pensiero anticipatorio; terzo, sentimento più pensiero più Pensiero. Quest'ultimo è sinonimo di prudenza o preveggenza à azione” (Bion, 1989 p. 245. Ediz.Ital.) Secondo Chuster, dal punto di vista epistemologico, essi dovrebbero guidare l'applicazione di qualsiasi modello. I vertici (punti di vista) etici ed estetici ad essi associati hanno lo scopo di creare un linguaggio per le interpretazioni di qualsiasi realtà vivente. Negli ultimi 20 anni, Chuster (1999, 2002, 2011, 2014, 2018; Chuster et al. 2014) ha variamente chiarito e ampliato la Teoria delle Trasformazioni di Bion. Egli prende come punto di partenza il modello psicoanalitico bioniano, che propone di pensare in un modo nuovo
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