situazione lavorativa da una condizione di sfruttamento. Eppure non possiamo e non dobbiamo pensare che la dignità del lavoro si esaurisca in una sua visione “difensiva”, individuata da dei limiti inderogabili. La dignità del lavoro è anche una questione soggettiva, di possibilità di realizzazione della persona. Questo ci dice proprio la nostra Costituzione all’art. 46 quando, proprio a scopo della “elevazione” della persona, prevede la possibilità che essa collabori alla gestione delle aziende. La dignità del lavoro si realizza cioè quanto più il lavoro dell’uomo si differenzia da quello di un ingranaggio, quanto più riconosce alla persona la capacità e il potere di portare il suo contributo umano, intellettivo, al processo produttivo e nelle decisioni aziendali. Qualche anno fa fece scandalo l’ipotesi che una nota multinazionale della logistica potesse utilizzare un braccialetto elettronico che avrebbe trasmesso vibrazioni al lavoratore “manovrandolo” nelle sue attività. Si mobilitò tutta la politica, perché la persona che lavora non può essere trasformata in automa senza che venga negata la sua dignità. Quell’episodio ci indica come la dignità piena del lavoro è nelle possibilità innescate dai modelli organizzativi di fornire un libero apporto umano nel processo creativo e produttivo. C’è dunque un legame tra la dignità del lavoro e il valore della partecipazione. Intesa in termini di accesso alle informazioni riguardanti le logiche e le progettualità della produzione; in termini di contributo alla formulazione di soluzioni produttive; in termini di voce in capitolo nelle scelte strategiche. Partecipazione anche come compartecipazione ai profitti e quindi come logica redistributiva. Quest’ultima dimensione in particolare, realizza un meccanismo di sostenibilità sociale, perché significa distribuire in base ad un miglior riconoscimento delle responsabilità organizzative e dei meriti di chi partecipa alla produzione e contribuisce ad aumentare la produttività. Negoziare il coinvolgimento nei processi che determinano la produttività è anche la via per non sprecare e non deprimere i talenti delle persone e le loro
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