le Società Benefit. Attraverso tale normativa, il legislatore ha voluto cogliere sia il senso di urgenza, che muove la rivoluzione ESG e gli obiettivi di sviluppo sostenibili previsti dall’Agenda 2030, sia il senso storico di una tradizione imprenditoriale, come quella italiana, che spinge l’impresa a realizzare il suo pieno potenziale creando valore non solo in termini di profitto, ma anche d’impatto sociale e ambientale. La sfida della sostenibilità interroga il mercato per il quale si evoca un vero e proprio cambio di paradigma. Le Società Benefit nascono e continuano a crescere - se ne contano 2.911 al 31 marzo 2023 - con questo compito, qualificando l’impresa attraverso il duplice scopo che ne determina una diversa governance, stabilendo nuove responsabilità e obblighi di reportistica che anticipano le tendenze del regolatore europeo. Per soddisfare i requisiti di trasparenza della legislazione, infatti, le Società Benefit sono tenute a redigere una relazione annuale di impatto da allegare al bilancio e pubblicare sul sito aziendale. Si tratta di un documento che va ben oltre la mera descrizione qualitativa di attività di Corporate Social Responsability propria della rendicontazione tradizionale riportata nel Bilancio di sostenibilità. La Relazione d’Impatto, se correttamente redatta, è uno strumento fondamentale per valutare le proprie performance non finanziarie misurandone gli impatti e per rappresentare il valore generato verso gli stakeholder in funzione delle attività di beneficio comune realizzate dall’impresa, ma anche della capacità di continuare a realizzare tale valore nel tempo. La Relazione d’Impatto diventa uno strumento per rendicontare ma anche per raccontare l’essere Benefit di un’impresa, che, oltre a mostrare le performance ottenute, dà espressione al modo in cui autenticamente è concepita e perseguita la sostenibilità da parte dell’azienda stessa. Con questo assetto, le Società Benefit possono ben dire di avere l’assetto giusto, oggi
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