DEL FUTURO È PENSIERO SISTEMICO LA CHIMICA
È evidente come questi obbiettivi siano fortemente interconnessi. La produzione agricola ha un impatto ecologico e ambientale che investe direttamente la disponibilità di risorse idriche di qualità, determinando il livello di benessere delle popolazioni. D’altra parte, l’utilizzo responsabile delle risorse energetiche necessarie alla produzione industriale è legato all’innovazione tecnologica attraverso lo sviluppo di nuovi materiali e la revisione dei processi produttivi secondo i canoni dell’economia circolare e della chimica sostenibile. Gli stessi obiettivi di salvaguardia dei sistemi naturali ( life below water, life on land ) non sono indipendenti dal raggiungimento degli obbiettivi prettamente “chimici” sopra ricordati. Per dare una risposta a questi bisogni, la Chimica ha visto la nascita di un nuovo paradigma ( Systems Chemistry ) che promuove un approccio olistico alla risoluzione dei problemi. Prendo come esempio il processo Haber- Bosch per la sintesi dell’ammoniaca a partire dai suoi elementi, una reazione catalizzata che avviene ad alte temperature e pressioni, messa a punto da Fritz Haber
di Mariano Venanzi*
Analizzando questi obbiettivi, è chiaro come la Chimica giochi un ruolo diretto in almeno 7 di essi: riduzione del deficit alimentare ( zero hunger ); sanità e benessere ( good-health and well-being ); accesso a risorse idriche e igiene ( clean water and sanitation ); accesso a fonti di energia rinnovabili ( affordable and clean energy ); innovazione industriale e tecnologica ( industry innovation and infrastructure ); produzione e consumo responsabile ( responsible consumption and production ); cambiamenti climatici ( climate action ). L’Agenda ONU 2030 delinea 17 obbiettivi fondamentali per assicurare uno sviluppo sostenibile al nostro pianeta.
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*Professore ordinario di Chimica fisica - venanzi@uniroma2.it
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