Uninews TorVergata #futuro

In tale direzione un passo decisivo verso una società più consapevole e inclusiva è stato segnato dall’approvazione della l. 5 marzo 2024, n.21, c.d. L. Capitali, che all’art. 25 ha introdotto nel nostro ordinamento l’educazione finanziaria come materia obbligatoria all’interno dell’insegnamento scolastico dell’educazione civica (modificando gli artt. 1 e 3 della l. 20 agosto 2019, n. 92). Le iniziative nel nostro Paese sono state numerose ed in particolare la l. 17 febbraio 2017, n.15 ha previsto misure intese a sviluppare l’educazione finanziaria, assicurativa e previdenziale riconoscendone il fondamentale ruolo come strumento per la tutela del consumatore e per un utilizzo più consapevole degli strumenti e dei servizi finanziari offerti dal mercato. Su tale provvedimento una riflessione appare opportuna, tenuto conto che gli obiettivi dichiarati sono, da un lato, formare cittadini più consapevoli e responsabili nella gestione delle risorse economiche, e dall’altro, colmare il divario di alfabetizzazione finanziaria che l’Italia detiene in rapporto ai Paesi OCSE. In realtà tutto ciò appare rilevante non solo in riferimento ad uno specifico profilo di innovazione della didattica ma quale strumento concreto ed efficace di crescita e consapevolezza per il raggiungimento dell’autonomia economica; in tal senso uno degli elementi chiave per affrancare i giovani, e soprattutto le donne, da situazioni di dipendenza e vulnerabilità finanziaria che possono raggiungere la c.d. “violenza economica”.

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