La sfida si è svolta su più fronti: miglioramento dei processi gestionali, transizione digitale, riqualificazione degli spazi e delle aree verdi, valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale, promozione e fund raising . In continuità con un glorioso passato che ha reso per diversi secoli Villa Mondragone una continua fucina di idee in cui si esprimeva il talento di architetti, ingegneri, scultori, pittori e scienziati, oggi l’impegno istituzionale è teso a mettere sempre più in risalto non solo il patrimonio conservato, ma il ruolo che Villa Mondragone acquista di agorà della cultura accogliendo forme d’arte e approfondimenti scientifici diversi e trasversali. In questo clima trova luogo anche l’adozione di nuove tecnologie applicate alla conoscenza scientifica, alla conservazione e alla divulgazione del patrimonio culturale della Villa. In anni recenti si è, infatti, intensificato l’approccio proattivo nella gestione e conservazione
della Villa che prevede l’integrazione di pratiche di monitoraggio, manutenzione preventiva e pianificazione a lungo termine, per garantirne una conservazione sostenibile nel tempo. Così, dopo la Fontana dei Draghi, un nuovo progetto co- finanziato dalla Regione Lazio consentirà il restauro della Sala Verde e della Sala delle Cariatidi, mentre altre preziose testimonianze, come il Teatro delle Acque,
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