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dimensione e le aperture, ci permette di risalire univocamente alla specie vegetale che lo ha prodotto. In questo modo, grazie alla collaborazione con gli apicoltori, riusciamo a stilare il censimento della biodiversità vegetale del territorio ispezionato dalle api. Questo dato risulta essere molto importante, soprattutto in questo momento, dove i cambiamenti climatici stanno alterando le comunità e gli ecosistemi. Gli studi di letteratura hanno dimostrato come ci sia in atto un vero e proprio disallineamento tra le fioriture e il loro utilizzo da parte degli impollinatori, un fenomeno che sta determinando una riduzione della fitness sia delle specie animali che vegetali coinvolte. Pertanto, attraverso questi studi vogliamo monitorare la biodiversità di aree naturali e urbanizzate, al fine di valutarne lo stato attuale e le variazioni osservate rispetto alle conoscenze pregresse e storiche sugli stessi siti. Ciò permetterà di identificare gli hot spots in cui sono presenti cambiamenti di biodiversità su cui focalizzare l’attenzione, in termini di conservazione

dell’ecosistema e di promozione della flora autoctona. Poiché la biodiversità è un fattore direttamente proporzionale alle caratteristiche nutraceutiche dei prodotti agro-alimentari, ulteriore obiettivo dello studio è stato quello di rilevare e quantizzare i livelli di polifenoli con effetto nutraceutico nelle matrici apistiche, con lo scopo di dimostrare l’importanza della diversità vegetale e il suo impatto sull’ambiente e sull’uomo. Infatti, è noto che ad una maggiore biodiversità vegetale corrisponda una migliore resilienza delle comunità e degli ecosistemi, nonché un maggior quantitativo di polifenoli, molecole antiossidanti e benefiche per la salute umana in grado di ridurre i radicali liberi e lo stress ossidativo.

Fonti

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