Su campioni biologici prelevati dai due mesi di vita fino ai 5 anni di età verranno effettuate analisi ad altissimo potenziale tecnologico del profilo molecolare di diverse matrici biologiche, unitamente identificate nel termine di “biologia dei sistemi”. L’enorme mole di dati generati e la loro dinamica nel corso del tempo sarà associata e avrà quindi il fine ultimo di predire tre condizioni cliniche insorgenti in una parte dei pazienti arruolati quali: asma, infezioni ricorrenti e la scarsa risposta alle vaccinazioni previste nell’infanzia. Le informazioni derivanti da queste analisi forniranno delle conoscenze biologiche relative alle strutture molecolari operanti in un organismo in crescita rappresentando un unicum nella ricerca globale in pediatria. L’ipotesi è quindi che l’analisi molecolare di multipli sistemi biologici fornisca degli obiettivi terapeutici,
che, una volta trattati, siano in grado invertire le “traiettorie” di malattia delle tre condizioni in studio. Questa ricerca, come molte altre nel contesto pediatrico, focalizza quindi l’attenzione su come i sistemi complessi operanti nel nostro organismo siano dinamici e, di conseguenza, influenzati dalla moltitudine di organismi (batteri, virus, funghi, etc.), alimenti e materiali presenti nell’ambiente in cui ci troviamo e a cui ci esponiamo sin dalla vita intrauterina. Basti pensare a quanto siano cambiati i giocattoli (tablet, giochi elettronici, etc.) o l’alimentazione dei bambini negli ultimi due decenni, esponendoli a materiali prima non presenti nell’ambiente circostante. In questo contesto ci sono crescenti evidenze che documentano la relazione tra l’esposizione ad alcuni di questi materiali, anche definiti come Endocrine Disruptors
Team Ideal presso Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, Scuola di Pediatria, Università di Roma Tor Vergata
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