a due diverse lunghezze d’onda (rossa e infrarossa) le quali attraversano il polpastrello di un dito fino a raggiungere i globuli rossi nei capillari; la determinazione della quantità di luce assorbita dal sangue, dipendente dalla quantità di ossigeno in esso presente, consente allo strumento di determinare la saturazione sanguigna di ossigeno, un parametro fondamentale per valutare la funzionalità respiratoria. In conclusione, risulta evidente come il linguaggio dei colori sia più articolato e ricco di significato di quanto possa apparire in prima istanza, permettendo loro di veicolare informazioni di vitale importanza tanto nel mondo naturale quanto in ambito biomedico.
Nell’immagine A, ottenuta con l’utilizzo del microscopio confocale, è possibile apprezzare una sezione di cute murina nella quale sono stati marcati i nuclei cellulari (in blu). Si evidenzia anche il citoscheletro delle cellule dello strato basale in verde (cheratina 14) e le cellule dello strato differenziato in rosso (citocheratina 1). L’immagine B mostra l’architettura del citoscheletro in cheratinociti umani, mediante marcatura dei filamenti di actina. I nuclei sono sempre colorati in blu. Per rendere le immagini di microscopia apprezzabili agli occhi di tutti, le immagini in C e D sono state trasformate utilizzando colori amichevoli per i soggetti affetti da cecità ai colori. Il blu è stato sostituito con il grigio, il verde con il ciano ed il rosso con il magenta.
Questi messaggeri silenziosi si inseriscono dunque a pennello tra le risorse a disposizione della
biologia, nella quale l’adozione di efficaci strategie di immagazzinamento,
Fonti
trasmissione e utilizzo delle informazioni rappresenta un vero e proprio pilastro.
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