inevitabile della necessità di ricorrere alla ventilazione forzata e talvolta al condizionamento dell’aria per un controllo accurato
fotoattivi delle celle solari polimeriche (OPV, Organic PV), a colorante (DSSC, Dye- Sensitized Solar Cells) o perovskite (PVSK) sviluppati presso il Laboratorio CHOSE (Centre for Hybrid and Organic Solar Energy) possono essere formulati come pannelli filtranti, in grado di assorbire solo la radiazione luminosa del sole in eccesso rispetto al bisogno delle colture. In Fig. 2 viene riportato l’esempio della serra ad alta tecnologia presso l’Orto Botanico di Ateneo, in cui sono stati istallati in collaborazione col CHOSE dei pannelli prototipali in tecnologia DSSC. Sappiamo inoltre che la maggior parte delle piante è verde, perché la clorofilla presente nelle foglie non assorbe il verde, e la pianta riflette questo colore. I diversi colori che
compongono lo spettro della luce solare possono quindi “dividersi i compiti”: alcune colorazioni sono utilizzate per la fotosintesi delle colture (e per altre importanti funzioni morfologiche delle piante), mentre altre non necessarie alla crescita della vegetazione possono
della temperatura e l’umidità, ai sistemi di
pompaggio necessari per la fertirrigazione, al controllo del tenore di CO2, e all’illuminazione supplementare per la coltivazione invernale. Nei Paesi del bacino Mediterraneo, il consumo energetico varia da “moderato” (2 kWh/m2*anno) per serre semplici con ventilazione naturale e semplici pompe per irrigazione, a “medio” (9 kWh/m2*anno) per serre con ventilazione forzata estiva e riscaldamento invernale, ed “elevato” (80 kWh/m2*anno) per serre “hi-tech”, dotate di pompa di calore per riscaldamento / raffrescamento, di sistemi di umidificazione / deumidificazione e di illuminazione addizionale per i mesi invernali. L’integrazione di pannelli fotovoltaici sui tetti delle serre appare dunque come la scelta più logica per sopperire al consumo energetico dell’azienda agricola senza consumare suolo, e spesso consente di generare un reddito addizionale. I materiali
essere assorbite dai pannelli fotovoltaici semitrasparenti, per produrre l’energia
necessaria alla serra. È possibile quindi ottenere contemporaneamente adeguate rese di produzione vegetale, maggiore stabilità della temperatura all’interno della serra e sfruttare la superficie agricola anche per produrre elettricità.
Fonti
Fig. 2: Celle solari a colorante DSSC istallate presso la serra acquaponica dell’Orto Botanico di Ateneo.
19
Made with FlippingBook interactive PDF creator