Uninews TorVergata #colori

DILEMMA TATUAGGI TRA BELLEZZA E SALUTE

Credo che a tutti sia capitato di emozionarsi di fronte a un tatuaggio evocativo e ben eseguito e di ammirare la brillantezza, varietà di sfumature dei colori e, a seconda dell’esecuzione, l’armocromia di alcune immagini su pelle.

di Marilena Carbone*

E allo stesso modo credo che, almeno una volta ci si sia chiesto cosa c’è dentro agli inchiostri per tatuaggi, nonché the ultimate question : queste sostanze che si iniettano e restano indelebili sotto pelle, fanno male? Da chimica, posso rispondere alla prima domanda, anche se devo ammettere che i nomi che noi chimici diamo alle cose

sono spesso impronunciabili, benché, a tratti, esotici. Per rendere a tutti la vita più semplice, ci limitiamo a descrivere i componenti dell’inchiostro come “il pigmento”, la parte che dà il colore ed è tipicamente solido e insolubile in qualunque solvente e “il veicolo”, la parte liquida e

incolore, che ingloba il pigmento e consente di iniettarlo. Lasciatemi menzionare una delle molecole più controverse nell’ambito della comunità dei tatuatori: la ftalocianina di rame, responsabile della colorazione blu degli inchiostri nella sua versione idrogenata e

*Professoressa ordinaria di Chimica generale e inorganica - carbone@uniroma2.it

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