Infinite generazioni
di Roberto Braglia*
Le piante come tutti gli organismi viventi per affermarsi, conquistare nuovi spazi e garantire la loro sopravvivenza nel tempo si riproducono investendo gran parte delle proprie risorse tanto che alcune specie sacrificano la propria stessa vita per generare la progenie come le agavi. Al contrario di noi esseri umani le piante possono riprodursi anche in modo autonomo per via vegetativa, senza cioè l’unione di due diversi individui, dando vita a una generazione del tutto identica al genitore, ovvero un clone di sé stessa. Questa capacità delle piante deriva da una sorprendente caratteristica delle cellule vegetali, la totipotenza. La totipotenza è la capacità di una cellula di dare origine a qualsiasi altra cellula, tessuto, organo o intero individuo. A differenza degli animali in cui solo le cellule staminali hanno questa caratteristica, le cellule vegetali la posseggono tutte, anche quelle differenziate, potendo quindi tornare ad essere cellule totipotenti (meristematiche) da qualsiasi stadio di sviluppo. Grazie a questa caratteristica le piante possono rigenerare parti di loro stesse, come ad
esempio far ricrescere un ramo dopo una potatura.
Nelle immagini sono rappresentate le diverse fasi della rigenerazione in vitro di piante carnivore della specie Drosera nidiformis Debbert a partire da colture di cellule meristematiche, con questa tecnica con una singola cellula è possibile produrre infinite generazioni di plantule. A sx, plantule rigenerate. Sotto, ammassi di cellule meristematiche anche dette “calli” e primi germogli di plantule.
*Coordinatore dell’Orto Botanico dell’Università di Roma Tor Vergata - roberto.braglia@uniroma2.it
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