SAME ARIETE

Quella del Same Ariete è la storia di un trattore che, tra gli anni 60 e i primi 70, seppe conquistare gli agricoltori di tutto il mondo, trovando un largo consenso anche a Cuba. Un modello di fascia alta ...

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S AME ARIETE, UNA GENERAZIONE DI TRATTORI CHE HA SEGNATO IL PASSAGGIO DAGLI ANNI 60 AGLI ANNI 70

SAME ARIETE UNA GENERAZIONE DI TRATTORI CHE HA SEGNATO IL PASSAGGIO DAGLI ANNI 60 AGLI ANNI 70

Quella del Same Ariete è la storia di un trattore che, tra gli anni 60 e i primi 70, seppe conquistare gli agricoltori di tutto il mondo, trovando un largo consenso anche a Cuba. Un modello di fascia alta che in circa un decennio di produzione ha saputo rinnovarsi più volte, partendo dalle forme arrotondate della prima versione per giungere ai nuovi modelli con cofano squadrato e concludere con l’Ariete T. È passato più di mezzo secolo dagli anni di produzione di questa serie, ma il tempo è stato galantuomo e ha reso l’Ariete un’icona dell’industria agricola italiana degli anni 60, facendo brillare ancora oggi gli occhi e il cuore degli appassionati come quelli dei bambini che li ammiravano da nuovi nelle fiere dell’epoca.

ma con disposizione dei cilindri in linea. I 4 cilindri del motore DA 1154 raffreddato ad aria offrivano una cilindrata di 4.980 centimetri cubi, per una potenza massima di 85 cavalli a 2.000 giri/min e una coppia di 320 Newtonmetro a 1.400 giri/min. L’Ariete si posizionava dunque nella fascia alta del mercato e la configurazione a 2 o 4 ruote motrici lo rendeva adatto agli impegni più gravosi di preparazione del terreno.

superriduttore. Per agevolare le manovre, gli Ariete a 4 ruote motrici erano dotati di idroguida, disponibile su richiesta anche per le versioni a trazione semplice. Inoltre, le versioni più recenti sono dotate di freni a disco. I trattori Same, si sa, sono sinonimo di doppia trazione, una caratteristica tecnica che è sempre stata motivo di lustro per la Casa bergamasca e che ha influenzato anche le scelte grafiche e comunicative dell’azienda. Il logo della Same, la celebre “tigre a quattro occhi” ideata nei primi anni 80, simboleggia le 4 ruote motrici dei trattori, mentre il magazine dell’Azienda prenderà proprio il nome “4RM”.

MOTORE SAME 4 CILINDRI A V E IN LINEA DA 85 CAVALLI

Per gli appassionati, i motori Same sono celebri per due aspetti: la disposizione a V dei cilindri e il raffreddamento ad aria, caratteristiche che ormai fanno parte del passato del Marchio bergamasco. L’Ariete fece in tempo con i primi modelli ad “assaporare” il leggendario motore a V con inclinazione di 40 gradi, mentre le versioni più recenti adottarono lo stesso motore

TRASMISSIONE MECCANICA 8+4 A equipaggiare le diverse generazioni di Ariete è stata la trasmissione meccanica con 8 rapporti in avanti e 4 in retromarcia che rendevano il trattore agile sia nei lavori in campo che nei trasporti su strada. Su richiesta, era disponibile anche il

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SOLLEVATORE DA 2.400 CHILOGRAMMI E IMPIANTO IDRAULICO DA 28 LITRI/MIN Il Same Ariete era dotato di un sollevatore posteriore da 2.400 chilogrammi di capacità che consentiva di lavorare con attrezzi di grandi dimensioni. L’impianto idraulico da 28 litri/min completava l’allestimento della macchina che poteva così far fronte a tutte le attività impegnative che erano in appannaggio a trattori di quella fascia di potenza. Una delle caratteristiche distintive dei Same di quegli anni era la Stazione Automatica di Controllo con Valvematic posta dietro al volante, dalla quale era possibile governare tutte le funzioni inerenti al sollevatore. I tecnici di Treviglio avevano ideato questa soluzione pensando alle manovre a fine campo, nelle quali bisogna sterzare e regolare l’attrezzo: in questo modo, tutti i servizi erano a portata di mano senza doversi spostare dal volante.

Same Ariete e poi gli Ariete T adottarono linee squadrate e sportive che ricordavano le auto di Formula Uno di quegli anni. A cambiare furono anche il posto di guida – più confortevole – e altri dettagli che vennero aggiornati. Tra la prima versione e la seconda venne modificato anche il colore del carro che passò dal grigio al blu, colore che accompagnerà i trattori bergamaschi sino agli anni 80, e cambiarono le grafiche delle targhette sul cofano, dal carattere della scritta “Ariete” sino all’immagine della testa d’ariete stilizzata presente sui Nuovi Same Ariete e sugli Ariete T. Osservando alcuni documenti originali Same, consultabili sul sito dell’Archivio Storico SDF, è interessante notare come siano state prodotte anche versioni con i fari all’interno della mascherina del cofano, mentre tradizionalmente erano posti esternamente, ai lati del cofano. DA TREVIGLIO A CUBA, STORIA DI UN SUCCESSO MONDIALE Le diverse generazioni di Ariete hanno conosciuto un successo veramente globale, venendo vendute in 7.752 esemplari in 53 Paesi fra Europa, Asia, Oceania, Africa e America Latina. A rappresentare il principale mercato

SAME ARIETE E ARIETE T, UN DECENNIO DI EVOLUZIONE STILISTICA In un decennio possono succedere tante cose e le mode, si sa, sono in continua evoluzione. Parlando delle linee stilistiche delle automobili, negli anni 60 si assiste al progressivo passaggio dalle forme arrotondate e quelle più spigolose, fenomeno recepito anche da Same e applicato sui suoi trattori. I primi Same Ariete 480 erano caratterizzati da forme morbide e rotondeggianti, mentre nella seconda metà del decennio i Nuovi

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sportive e uniche, unite al suono di quel quattro cilindri e alla maestosità dei suoi 85 cavalli avevano catturato la sua attenzione, facendolo diventare immediatamente un grande appassionato. L’ammirazione per questa macchina non si è mai spenta e, dopo diversi decenni, il buon destino ha bussato alla sua porta: un vicino agricoltore, amico di lunga data, aveva in vendita proprio un Ariete T del 1971 che ben presto è entrato a far parte dell’azienda di Gianluigi. Le abilità da meccanico gli hanno consentito di donare nuova vita al trattore che necessitava di diverse cure, sia a livello meccanico che estetico. Il risultato è sorprendente: questo esemplare di Same Ariete T sembra appena uscito dalla linea di montaggio

di Treviglio, portando in sé i fasti di una meccanizzazione agricola italiana che ha segnato un’epoca, riscuotendo successo e ammirazione in tutto il mondo. Oggi, l’Ariete T è un immancabile protagonista dei raduni che si svolgono nei paesi del mantovano e del reggiano, divenendo oggetto di ammirazione da parte di tutti per il suo stato impeccabile e riempiendo Gianluigi di orgoglio per aver realizzato il suo sogno di quando era bambino.

estero per Same era Cuba, che comprò 2.503 trattori (in Italia ne vennero venduti 2.931). Quello fra Same e Cuba fu un sodalizio fruttuoso, che permise alla ditta bergamasca di godere di esportazioni di spessore e al Paese sudamericano di meccanizzare la sua agricoltura. L’Archivio Storico SDF documenta un importante estratto dal magazine aziendale “4RM” del 1969 e del 1972 dal titolo “La qualità va lontano”, che riportiamo di seguito: Alla luce dell’accordo tra SAME e la Repubblica di Cuba, sono stati forniti 2.503 trattori Ariete alla Giunta di Pianificazione. I tecnici, dopo aver sottoposto alle più impegnative prove macchine di varie marche di tutto il mondo, hanno dovuto dare la preferenza ai 4 ruote motrici SAME. I SAME Ariete provvederanno all’impianto di nuovi terreni a riso, “coltura d’avvenire”, stabilita dal governo di Cuba nel “Plan Arroz”, il famoso “Piano del riso”. [link al video: https://www.youtube.com/ watch?v=5hY4yF58k-E ] Nel 2023 il Museo Same ha dedicato una mostra a questa storica relazione commerciale intitolata “Il viaggio dei trattori SAME Ariete a Cuba e nel mondo dal 1964

al 1973”. Dal 9 giugno al 28 luglio i visitatori hanno potuto accedere a materiali informativi e pubblicitari originali dell’epoca per conoscere come i trattori di Treviglio abbiano contribuito allo sviluppo agricolo di Cuba e dei Paesi dell’America Latina.

SAME ARIETE T, IL RACCONTO DI UNA PASSIONE NATA DA BAMBINO

I trattori non sono solo uno strumento di lavoro: per molti sono una passione che nasce quando si è piccoli e che prosegue per tutta la vita. È questo il caso di Gianluigi Benedetti, agricoltore e meccanico della Bassa mantovana che per tutta la vita ha lavorato a contatto con le macchine agricole, curandole nella meccanica e nell’estetica per conservare dei veri gioielli della meccanizzazione. Da bambino, un trattore in particolare aveva suscitato il tuo interesse, accendendo quella passione e quell’entusiasmo che i bambini provano quando vedono qualcosa di particolarmente bello: il Same Ariete. Le sue linee moderne – parliamo della nuova versione con cofano squadrato – così

© Francesco Ponti

Grazie all’amico Gianluigi Benedetti per la disponibilità, le immagini e la preziosa testimonianza.

Fonte immagini: Archivio Storico SDF

Bibliografia: William Dozza, Furio Oldani, Trattori SAME. Dalle origini a oggi, Editoriale Orsa Maggiore, Milano, 2012

Sitografia: Archivio Storico SDF, https://archiviostorico.sdfgroup.com/

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