L’Accordo Unico Stato-Regioni per la formazione alla sicurezza
1.1 APPROCCIO PER PROCESSI NELL’ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DELLA FORMAZIONE SU SALUTE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO La qualità e l’efficacia della formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro non può prescindere dall’adozione di modelli organizzativi interni da parte dei soggetti formatori attraverso l’implementazione di un ciclo di garanzia della qualità e di miglioramento della stessa. L’approccio più idoneo, a garantire ciò, è quello basato sulla gestione di qualità dei processi di produzione della formazione, in termini di presidio e governo degli stessi. Il riferimento metodologico e concettuale per la gestione di tali processi, più comunemente e largamente diffuso, è quello basato sul ciclo PDCA di Deming, che si esplicita in quattro fasi: PIANIFICAZIONE ( P lanning) REALIZZAZIONE ( D o) MONITORAGGIO ( C heck) RIESAME E ADOZIONE DI MISURE DI MIGLIORAMENTO ( A ct) Nel caso dei processi tipici di produzione della formazione le quattro fasi si articolano come segue:
PROCESSI DI PRODUZIONE DELLA FORMAZIONE
CICLO PDCA
Analisi dei fabbisogni formativi e di contesto Progettazione
PLAN
PIANIFICAZIONE
DO
REALIZZAZIONE
Erogazione
Monitoraggio e valutazione della qualità della formazione Riesame e adozione di misure e interventi correttivi ai fini del miglioramento
CHECK
MONITORAGGIO E VALUTAZIONE
RIESAME E ADOZIONE DI MISURE DI MIGLIORAMENTO
ACT
1.2 ANALISI DEI FABBISOGNI FORMATIVI E CONTESTO L’analisi dei fabbisogni formativi costituisce la fase iniziale della elaborazione dell’azione formativa ed è finalizzata a fornire dati ed informazioni necessari alla progettazione formativa. L’analisi dei fabbisogni formativi nel campo della sicurezza e salute nei luoghi di lavoro si configura come analisi dei "fabbisogni professionali", volta ad individuare, in chiave formativa, le esigenze di professionalità specifiche riconducibili alle figure coinvolte nei processi di organizzazione, gestione e miglioramento della sicurezza aziendale. Il profilo delle figure, in termini di ruolo e responsabilità operative, è definito nei suoi caratteri generali dalla legislazione vigente in materia di salute e sicurezza sul lavoro (D.lgs. n. 81/2008) in cui si ritrovano, in alcuni casi, anche i profili in termini di competenze necessarie. Nel definire i fabbisogni formativi il soggetto formatore, di concerto con i datori di lavoro laddove necessario, normalmente analizza e definisce: le competenze richieste in relazione al ruolo e ai profili di responsabilità relativi alla figura da formare; le competenze in entrata minime per affrontare il percorso formativo; le competenze possedute dal discente prima di iniziare il percorso formativo; il gap da colmare con il percorso formativo, in termini di differenza tra competenze possedute e richieste. Ove la formazione riguardi lavoratori immigrati, essa avviene previa verifica della comprensione e conoscenza della lingua veicolare utilizzata nel percorso formativo.
108
Made with FlippingBook Digital Publishing Software