CREATORI DI UNA STORIA
RESPONSABILI PER NATURA CUSTODI DEL TERRITORIO SCRIGNO DI TALENTI
TESSITORI DI RELAZIONI
Le buone pratiche per la gestione del vigneto
L’ERBAMAT — LA RISCOPERTA DI UNA VARIETÀ AUTOCTONA Siamo tra le aziende capofila nella riscoperta dell’Erbamat, un’antica varietà autoctona, che si contraddistingue per una maturazione tardiva. Questa caratteristica le permette di affrontare gli effetti del cambiamento climatico e conferisce alle uve note di acidità molto apprezzate in canti- na. Dal 2017, l’antica varietà Erbamat è entrata a far parte del Disciplinare Franciacorta. DIFESA DELLA PIANTA E LOTTA INTEGRATA La lotta integrata è una pratica di difesa delle colture che fa parte di un rinnovamento culturale in ambito agrario iniziato alla fine del XX secolo. Oggi si concretizza in una pratica di miglioramento dell’equilibrio ecologico del sistema vigneto-terreno-clima. In funzione delle necessità, vengono utilizzati interventi fitosanitari mirati basati su principi attivi a basso impatto per l’ambiente, per il consumatore e per l’o - peratore agricolo, rispettando le buone pratiche di sostenibilità in cui crediamo. Per definire la strategia di difesa, vengono effettuati monitoraggi in vigneto con trappole cromotropiche e trappole a feromoni, per qualificare e quantificare le popolazioni di insetti presenti e valutare interventi di controllo. Tra gli interventi in atto, assume un ruolo fondamentale la tecnica della confusione sessuale adottata contro la tignoletta (Lobesia botrana) per eliminare completamente gli interventi insetticidi contro questo pa- rassita. Tramite la diffusione di feromoni femminili attraverso appositi diffusori installati in vigneto, si disturba la capacità del maschio di rintracciare le femmine attraverso il loro “profumo” (il feromone, ap- punto) e quindi di riprodursi, senza causare alcun danno a nessun altro insetto. Questa tecnica si è rive- lata efficace nel ridurre i danni alle uve.Un’altra specie allo studio è la cicalina del legno nero (Hyalesthes obsoletus), responsabile della trasmissione di una grave malattia della vite chiamata Legno Nero. Tramite una complessa gestione dei piani di inerbimento e di taglio si induce a restare ai margini dei vigneti, li- mitando così la diffusione del Legno Nero. Nel 2021 sono stati utilizzati circa 501 kg di materiali per la lotta integrata , dato in linea con gli anni precedenti. INERBIMENTO L’inerbimento naturale è una tecnica colturale di gestione del suolo a basso impatto ambientale che comporta significativi miglioramenti dal punto di vista del microclima in vigneto, influisce sul - la minor evo-traspirazione dell’acqua dal terreno, garantendone così le disponibilità per la pianta, ne consolida la struttura limitando fenomeni erosivi e fissa elementi nutritivi per la vite. SOVESCIO La pratica del sovescio è un’antica tecnica per mantenere e aumentare la fertilità del terreno in modo naturale; interrando in tutto o in parte specifiche specie erbacee, se ne sfrutta la capacità di cedere al terreno sostanze nutritive. L’utilizzo del sovescio migliora inoltre la struttura del terreno. In seguito a una valutazione attenta della tipologia di suolo, i nostri agronomi utilizzano varie combinazioni di semenza per sovescio: veccia, pisello proteico, pisello foraggero, favino, trifoglio alessandrino, trifoglio squarroso, segale, avena rossa chiara, triticale, colza, trifoglio subterraneo, senape bianca, facelia, orzo. Anche grazie alla conoscenza approfondita della situazione dei diversi terreni, riusciamo a realizzare una serie di attività che permettono di migliorare l’impatto sull’ambiente. Secondo il rigido Disciplinare Franciacorta, l’irrigazione dei vigneti è consentita solo in situazioni di emer- genza. Cerchiamo di evitare anche quest’eventualità, per preservare la qualità delle uve, costringendo la vite a reperire le risorse idriche di cui necessita nelle profondità del suolo dove sono presenti le sostanze minerali che assicurano al vino caratteristiche organolettiche uniche. Questa scelta permette anche di limitare enormemente il consumo di acqua, che generalmente costituisce uno dei principali impatti dell’agricoltura. CONCIMAZIONE ORGANICA In linea con i principi della viticoltura sostenibile, non usiamo concimi chimici di sintesi. Come è emerso dal progetto Biopass, l’utilizzo di letame e compost e il lasciare sul terreno i residui della potatura invernale (sarmenti) sono pratiche agricole che contribuiscono ad aumentare la presenza di sostanza organica nel terreno, sostanze che consentono alla pianta di crescere sana e vigorosa.
Non usiamo concimi chimici di sintesi, in linea con i principi della viticoltura sostenibile.
L’inerbimento influisce positivamente sulla biodiversità in vigneto, limitando il propagarsi di varietà infestanti, proteggendo la fertilità del suolo, stimolando l’attività biologica e favorendo il ripopolamento del vigneto con specie importanti per l’ecosistema, come le api.
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