ITALIA DEI TERRITORI

GENNAIO 2025

1 a Edizione

D I C E M

G E N N A I O

B R E

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FOCUS | ITALIA DEI TERRITORI | PROTAGONISTI

PROTAGONISTI in ordine alfabetico

MICHELE BEZZI CISL TRENTINO

GIUSEPPE BRUNO CONFCOOPERATIVE BASILICATA

DORIANA BUONAVITA CISL CAMPANIA

VINCENZO CAVALLO CISL BASILICATA

PAOLO CAVINI CNA EMILIA ROMAGNA

ENRICO COPPOTELLI CISL LAZIO

ALDO CURSANO CONFCOMMERCIO TOSCANA

VALTER GIAMMARIA CONFESERCENTI LAZIO

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FOCUS | ITALIA DEI TERRITORI | PROTAGONISTI

ANGELO MANZOTTI CISL UMBRIA

GIACOMO MELONI CONFARTIGIANATO SARDEGNA

FRANCESCO MILZA CONFCOOPERATIVE EMILIA ROMAGNA

DANIELE MONTRONI LEGACOOP EMILIA ROMAGNA

GIOVANNI NOTARO CISL ABRUZZO E MOLISE

PAOLO SILENZI CNA MARCHE

LUIGI TOMASI CNA SARDEGNA

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FOCUS | ITALIA DEI TERRITORI

“Italia dei Territori 2025”, la visione di ESG89. Ecco il programma

Un viaggio lungo la penisola che durerà tutto l’anno. Da Nord a Sud, ESG89 intende promuovere la riqualificazione delle aree interne, custodi e cuore pulsante del patrimonio italiano. Attraverso quattro focus tematici: “Italia dei Territori” è lo storytelling di una strategia integrata che mette in rete istituzioni, associazioni di categoria, aziende e comunità locali per costruire un futuro insieme. Il programma

Da Nord a Sud, ESG89 intende promuovere la riqualificazione delle aree interne, custodi e cuore pulsante del patrimonio italiano

Marzo e Aprile – Infrastrutture Materiali e Immateriali : si parte in primavera con un primo focus dedicato al controverso tema delle infrastrutture. Un’indagine lungo le strade del Paese per analizzare le connessioni materiali e immateriali. Tra territori connessi per un nuovo

Umanesimo, emerge la necessità di un approccio integrato che valorizzi le comunità, le vie di comunicazione e le tecnologie digitali come strumenti di sviluppo economico, ma anche come ponte tra tradizione e innovazione.

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FOCUS | ITALIA DEI TERRITORI

Giugno e Luglio – Turismo: Opportunità e Sfide : con l’arrivo dell’estate, il turismo diventa protagonista mettendo in luce il ruolo dei territori italiani come motore di attrattività e identità. Oltre il turismo di massa, il focus invita a ripensare i modelli turistici, affrontando questioni come la sostenibilità, l’accoglienza e lo spopolamento. Il turismo ridisegna le città d’arte e i borghi, aprendo opportunità per una valorizzazione equilibrata. Al contempo, fenomeni come Airbnb e i flussi globalizzati impongono una riflessione su come tutelare le comunità locali e il loro patrimonio. Ottobre – Economia Glocal e Dimensione Aziendale : in autunno, il terzo focus analizza il rapporto tra radici locali e ambizioni globali. Le questioni del “piccolo è competitivo” e “dalla bottega al mondo”, esplorano la capacità delle PMI italiane di competere a livello internazionale mantenendo un forte legame con il territorio. L’economia “glocal” diventa una chiave per comprendere come le aziende possano innovare senza perdere la propria identità, creando connessioni economiche che valorizzano il Made in Italy nel mondo. Dicembre – Sviluppo Socio-Economico e Andamento di Fine Anno, lo Sguardo al Futuro : il 2025 si conclude con un focus sullo sviluppo locale e le prospettive per l’anno che verrà. Un bilancio di fine anno in grado di offrire spunti su come migliorare il tessuto socio- economico italiano, puntando su governance efficace e strategie di valorizzazione dei territori. Ripartire dalle radici per costruire il futuro insieme, “Italia dei Territori” vuole essere il progetto di rinascita economica e il movimento di solidarietà, coesione sociale e dialogo.

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FOCUS | ITALIA DEI TERRITORI Economia positiva. Le nostre sfide? Sicurezza sul lavoro, sostenibilità e il problema abitativo

CISL TRENTINO

La forte vocazione turistica del Trentino Alto Adige mantiene positivi i dati sull’economia territoriale. Oggi le sfide si concentrano sulla qualità abitativa della regione, che spesso fa i conti con spopolamento e infortuni sul lavoro. Di seguito l’intervista a Michele Bezzi , Segretario Generale Cisl Trentino.

Michele Bezzi Segretario Generale Cisl Trentino

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FOCUS | ITALIA DEI TERRITORI

Qual è la situazione attuale delle condizioni e della sicurezza dei lavoratori in Trentino? Quali sono le principali criticità riscontrate e come la CISL intende affrontarle per garantire maggiore tutela e prevenzione? “Il 2024 è stato un anno in cui abbiamo registrato un aumento di infortuni, purtroppo anche

controlli non solamente con finalità punitiva ma soprattutto preventiva. Il problema principale

rimane la composizione del nostro tessuto economico, rappresentato principalmente da micro imprese dove spesso non è presente un rappresentante dei lavoratori per la sicurezza. Nel settore dell’artigianato,

Come CISL riteniamo assolutamente necessario agire con maggiore incisività aumentando gli investimenti in formazione e informazione

mortali, e di malattie professionali. Come CISL riteniamo assolutamente necessario agire con maggiore incisività aumentando gli investimenti in formazione e

da molti anni, e ultimamente anche in quello del terziario, siamo riusciti a introdurre la figura dell’ RLST (Rappresentante dei Lavoratori

informazione, assumendo più ispettori, potenziando i

per la Sicurezza Territoriale) purtroppo rileviamo ancora

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FOCUS | ITALIA DEI TERRITORI

differenze tra i vari settori. Soffrono maggiormente il manufatturiero, più legato a dinamiche globali, e l’edilizia mentre sono positivi i risultati del terziario e del commercio poiché maggiormente dipendenti dalla domanda interna. Il settore turistico sta attraversando un ottimo periodo ma è innegabile che per rimanere al passo con i cambiamenti climatici e con le mutate tendenze dovrà essere sempre più un turismo sostenibile e di qualità. La sostenibilità non sarà una sfida solo per il turismo ma per tutto il nostro tessuto imprenditoriale. Il nostro è un territorio molto piccolo posizionato tra le grandi Regioni del nord Italia e la Baviera per trainare la nostra

molte difficoltà nell’introduzione di tale rappresentante nel settore edile e in agricoltura. Per garantire maggiore tutela ai lavoratori è assolutamente necessario continuare un’azione formativa che porti una vera cultura della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro a partire dal suo inserimento nei programmi scolastici. Lavoro e sicurezza sono diritti essenziali per la dignità di ogni persona”. Come valuta l’andamento del tessuto imprenditoriale in Trentino, tra le sfide legate alla crisi economica e le opportunità offerte dai fondi europei? Quali settori ritiene stiano trainando o potrebbero trainare la ripresa economica regionale? “I dati della nostra economia sono mediamente positivi anche se aumentano le

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FOCUS | ITALIA DEI TERRITORI

Lo spopolamento di alcune aree del Trentino è un fenomeno che preoccupa molte comunità locali. Quali iniziative potrebbero essere messe in campo per contrastarlo e attrarre nuove generazioni, valorizzando al contempo il territorio e il suo potenziale economico? “Il tema è assolutamente centrale ed è difficile affrontarlo in poche righe. Di sicuro per invertire la tendenza occorre risolvere prima di tutto il problema abitativo. Oggi in alcune zone, soprattutto in quelle a vocazione turistica, è difficile trovare soluzioni abitative in affitto poiché molti

economia è necessario che tutte le nostre imprese accrescano la capacità di fare rete e sistema puntando sulla qualità e l’innovazione. Abbiamo un’opportunità con la transizione ecologica e digitale se sapremo creare un modello “Trentino sostenibile” dove fare impresa significa essere attenti essere capaci di affrontare le sfide di domani valorizzando i lavoratori elevando la partecipazione degli stessi all’impresa sia nell’organizzazione sia nel capitale, salvaguardando l’ambiente ed il territorio potremmo guardare al futuro con ottimismo”. alla sostenibilità ambientale e alla coesione sociale,

La sostenibilità non sarà una sfida solo per il turismo ma per tutto il nostro tessuto imprenditoriale

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FOCUS | ITALIA DEI TERRITORI

appartamenti sono utilizzati per locazioni brevi a uso turistico. Questo problema non riguarda solamente i potenziali nuovi residenti ma negli ultimi anni anche i lavoratori impiegati nelle stagioni turistiche o nell’agricoltura. Accanto il problema abitativo è necessario valorizzare i vantaggi del vivere in zone periferiche puntando prima di tutto sulla qualità della vita, le

relazioni sociali e per farlo occorre potenziare soprattutto servizi alle famiglie così da mettere in secondo piano il disagio del trasferimento quotidiano verso il luogo di lavoro poiché la maggior parte delle imprese sono collocate nel fondo valle. Con uno slogan: “più case e più servizi in periferia”.

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FOCUS | ITALIA DEI TERRITORI Ri-connettere comunità e territori è il nostro obiettivo

CONFCOOPERATIVE BASILICATA

Connessioni, comunità e narrazioni sono temi centrali per Confcooperative Basilicata, il cui obiettivo è ri-connettere comunità e territori rafforzando il legame tra Istituzioni, sindacati e cittadini. Di seguito l’intervista a Giuseppe Bruno , Presidente Confcooperative Basilicata.

Giuseppe Bruno Presidente Confcooperative Basilicata

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FOCUS | ITALIA DEI TERRITORI

istituzioni e cittadini, favorendo la condivisione di risorse e competenze per affrontare le sfide comuni e sviluppare sinergie che possano portare a risultati positivi. La Comunità che sottolinea il valore del lavoro collettivo e dell’impatto sociale delle cooperative. Le comunità sono il cuore delle

Connessioni, comunità e narrazioni sono i focus tematici della Giornata Cooperativa. Su cosa si basa la scelta di questi argomenti e cosa rappresentano per Confcooperative Basilicata? “La scelta dei temi ‘Connessioni, comunità e narrazioni’ per la Giornata Cooperativa, che rappresenta la

Le comunità sono il cuore delle cooperative, e il loro sviluppo è essenziale per garantire un futuro sostenibile e inclusivo

cooperative, e il loro sviluppo è essenziale per garantire un futuro sostenibile e inclusivo. Confcooperative Basilicata si impegna a rafforzare il tessuto sociale locale,

nostra Assemblea di fine anno, si basa sull’importanza di creare legami solidi tra le persone e le organizzazioni, promuovendo un senso di

appartenenza e collaborazione all’interno delle comunità. Le connessioni, l’importanza di costruire reti tra cooperative,

promuovendo iniziative che rispondono ai bisogni delle persone. La narrazione ha

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FOCUS | ITALIA DEI TERRITORI

Ri-connettere si basa sull’idea che da una domanda comune nascano pensieri diversi. Cosa significa per Confcooperative Basilicata ri-connettere comunità e territori? Cosa può fare l’associazione per saldare i legami e la connessione tra Istituzioni, sindacati e comunità? “Ri-connettere

a che fare con la tessitura, perché la narrazione è dispositivo e strumento per connettere insieme comunità e territorio. Condividere anche le storie di successo e le sfide affrontate aiuta a costruire una visione comune e a coinvolgere

maggiormente la comunità.Per Confcooperative Basilicata rappresentano un approccio integrato

Ri-connettere comunità e territori, per Confcooperative Basilicata, significa creare un dialogo aperto e costruttivo

comunità e territori, per Confcooperative Basilicata, significa creare un dialogo aperto e costruttivo, che è esattamente il significato

per affrontare le sfide attuali, promuovendo un modello di cooperazione che valorizzi le relazioni umane e il benessere collettivo”.

e l’approccio metodologico dell’assemblea aperta con

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FOCUS | ITALIA DEI TERRITORI

tavoli di lavoro propedeutici. Obiettivo è consentire il dialogo aperto tra le diverse realtà locali, valorizzando le diversità e promuovendo la collaborazione. Questo approccio mira a stimolare la partecipazione attiva fra le cooperative con il coinvolgimento dei diversi stakeholder e a rafforzare i legami sociali, economici e culturali. L’associazione può svolgere un ruolo fondamentale nel saldare i legami tra Istituzioni, sindacati e comunità attraverso diverse iniziative. Può facilitare la comunicazione tra le parti interessate e promuovere progetti che coinvolgano attivamente le imprese cooperative con la comunità estesa. Inoltre, può fungere da ponte per condividere risorse e buone pratiche, creando

così un ambiente favorevole alla cooperazione e alla crescita collettiva. In questo modo, si possono costruire relazioni più solide e durature, contribuendo al benessere di tutti”. Il concetto di narrazione. Com’è cambiato oggi il concetto di narrazione e qual è il contributo della cooperazione in questo processo comunicativo? “Nella storia evolutiva dell’uomo, il narrare ha risposto e continua a rispondere a una necessità profonda, addirittura primordiale. È uno strumento importante di interpretazione della realtà per interagire con il mondo sociale nel quale noi esseri umani viviamo. È dunque un modo per

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FOCUS | ITALIA DEI TERRITORI

comprendere tutto quanto ci circonda e per trasmetterlo agli altri. La narrazione consente di esplorare e comprendere il mondo interno degli individui in quanto conosciamo noi stessi e ci riveliamo agli altri attraverso le storie che raccontiamo, ma consente anche di esplorare le esperienze collettive perché permette di comprenderne, decostruirne e ricostruirne il significato culturale e sociale. Oggi il dispositivo narrativo colloca l’agire umano in uno specifico tempo e spazio, in un tempo e uno spazio spesso senza una connotazione definita e per questo manchevole di intenzioni e motivazioni. La cooperazione può contribuire

a dare un significato culturalmente riconosciuto e riconoscibile non solo ai fatti ma sopratutto alle storie. Anche per questo, la narrazione, assume nel contesto cooperativo particolare rilevanza perché costituisce identità dei luoghi e delle comunità”.

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FOCUS | ITALIA DEI TERRITORI ‘Dove va l’umanità?’ Deve essere la ragione di ogni Organizzazione sociale e Istituzione pubblica

CISL CAMPANIA

La retta via verso un nuovo umanesimo che non escluda nessuno è l’obiettivo di Cisl Campania, che parte dalla domanda “dove va l’umanità?” per recuperare i valori perduti di una società in continua evoluzione. In un contesto progressista che corre veloce, la sensibilità della classe dirigente e politica ha il dovere etico di salvaguardare il benessere di lavoratori, giovani e cittadini. Di seguito l’intervista a Doriana Buonavita , Segretaria Generale Cisl Campania.

Doriana Buonavita Segretaria Generale Cisl Campania

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Forum “Dove va l’umanità” promosso da Cisl Campania. Cosa è emerso dall’incontro per rispondere alla domanda sul nostro futuro? “Il Forum è stato un momento in cui attraverso il dialogo e il

e di proposte sui temi che più detengono implicazioni sulla loro vita. Chiedersi ‘dove va l’umanità’ deve essere la ragione di ogni Organizzazione sociale e politica e di ogni istituzione pubblica; chiedersi

confronto ci si è interrogati sulla condizione umana contemporanea e sul futuro, in particolare quello

soprattutto come oggi affronta il

Chiedersi ‘dove va l’umanità’ deve essere la ragione di ogni Organizzazione sociale e politica e di ogni istituzione pubblica

‘progresso’ una politica talvolta asfittica e spesso incapace di guidare processi che altrimenti,

delle nuove generazioni,

seminando tracce di consapevolezza

verso un nuovo umanesimo. Durante il Forum abbiamo cercato di inviare un messaggio alle nuove generazioni dando avvio ad un percorso di ascolto

corrono ad una velocità impensabile al pensiero umano senza freni e senza un’ideologia, è un dovere morale”.

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FOCUS | ITALIA DEI TERRITORI

Cosa si intende oggi per nuovo umanesimo e qual è il ruolo della Cisl in questo cammino? “Il nuovo umanesimo deve mirare a recuperare i valori etici e morali che nel tempo sono stati lasciati andare, anche a causa dei profondi mutamenti , delle fratture culturali e generazionali, le macroscopiche disuguaglianze crescenti che hanno incidentato il percorso di una rivoluzione gentile negli ambiti sociali ed economici. Occorre fare uno sforzo per riportare al centro del corretto agire il riconoscimento e il rispetto della dignità intrinseca di ogni individuo, la promozione dell’uguaglianza e della solidarietà, favorendo la cooperazione e il supporto reciproco tra gli individui e le nazioni assicurando così che

lo sviluppo economico, sociale e tecnologico sia sostenibile e rispettoso. La nostra Organizzazione, affinché i valori siano rispettati nelle sfide contemporanee a cui siamo chiamati, ha il ruolo di monitorare il progresso scientifico che deve essere, rispettoso, giusto, equo ed inclusivo per tutti coniugato, però, ad una responsabile e concreta riumanizzazione solidale e integrale anche delle relazioni industriali e sociali in uno con la ridefinizione dei valori legati alla responsabilità sociale d’impresa. Parlare al cuore delle persone, prendersi cura delle loro fragilità esige una classe dirigente e politica più sensibile volta al servizio del loro benessere”.

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Parlando di sfide contemporanee e future, cosa può fare l’associazione per proteggere la qualità del lavoro e preparare il terreno per le nuove generazioni? “Le sfide di questi tempi quali il cambiamento climatico, le disuguaglianze economiche e sociali, la ricerca di un lavoro dignitoso e il rispetto dei diritti umani, richiedono

dove gli attori principali sono appunto i giovani di oggi. Come organizzazione sindacale ci poniamo l’obiettivo di sostenere le nuove generazioni attraverso un approccio integrato e un dialogo costante e proattivo con istituzioni e imprese per

costruire e/o restituire alla collettività una qualità del lavoro basata sul rispetto del merito e sulla promozione di condizioni

Come organizzazione sindacale ci poniamo l’obiettivo di sostenere le nuove generazioni attraverso un approccio integrato e un dialogo costante e proattivo con istituzioni e imprese

percorsi che promuovano la formazione e politiche

inclusive che favoriscano responsabilità sociale con l’obiettivo di un rinnovato umanesimo del lavoro

di lavoro dignitose

affinchè i nostri giovani possano godere di opportunità

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FOCUS | ITALIA DEI TERRITORI

professionali soddisfacenti, sicure e in grado di rispondere alle esigenze di una società in veloce trasformazione. Ridurre la precarietà, intervenire sulla sicurezza, favorire condizioni lavorative inclusive e rispettose dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici. Proteggere la qualità del lavoro significa investire risorse economiche nella formazione, nella innovazione e nella competitività perché la valorizzazione del capitale umano, soprattutto nel Mezzogiorno, possa tornare ad

essere la priorità per tutti affinchè si possa in maniera strutturale innalzare il trend della crescita e per offrire ai nostri talenti un buon motivo per restare nelle loro terre, rafforzando le proprie radici e cosi scrivere una nuova storia per il Sud”.

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FOCUS | ITALIA DEI TERRITORI Mettiamo insieme i mondi vitali richiamati dalla conferenza episcopale lucana intorno ad un progetto condiviso

CISL BASILICATA

In un contesto internazionale sempre più incerto e complesso, la Basilicata deve fare i conti con una serie di eventi che esulano dal controllo. Per la Cisl regionale, la sfida si riflette in una modalità di approccio ai cambiamenti, che prevede la proposta di un patto sociale basato su un progetto condiviso di sviluppo e coesione sociale. Di seguito l’intervista a Vincenzo Cavallo , Segretario Generale Cisl Basilicata.

Vincenzo Cavallo Segretario Generale Cisl Basilicata

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FOCUS | ITALIA DEI TERRITORI

politica dei dazi annunciata in campagna elettorale, ma come quel tipo di retorica isolazionista e nazionalista sta già rideterminando i rapporti di potere nel mondo. Oppure, pensiamo ai grandi cambiamenti tecnologici, come l’AI, o gli effetti del cambiamento

Quali sono le principali sfide socioeconomiche che la Basilicata sta affrontando attualmente, e in che modo la CISL sta lavorando per affrontarle? “Complessità, incertezza e

interdipendenza sono i caratteri qualificanti di questa epoca. Si tratta di potenti fattori con i quali siamo chiamati a misurarci ormai quotidianamente

Complessità, incertezza e interdipendenza sono i caratteri qualificanti di questa epoca

climatico sulle famiglie e sulle imprese. La nostra regione è dentro un flusso di eventi che non possiamo

perché ne registriamo gli effetti tangibili sulla vita delle persone. Pensiamo alla recente vittoria di Trump alle presidenziali americane. Oggi il tema non è se metterà in pratica o meno la

controllare e che comporta rischi evidenti, si pensi alla situazione nel settore automotive o alla crisi idrica, ma anche straordinarie opportunità. Ecco, io credo che

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FOCUS | ITALIA DEI TERRITORI

Come vede evolversi il mercato del lavoro in Basilicata nei prossimi anni, considerando la transizione ecologica e digitale? Quali settori ritiene abbiano il maggior potenziale di sviluppo? “Ci sono segnali di forte sofferenza, specie nelle filiere

la sfida più grande consista nel modo di

manifatturiere più esposte sul fronte della transizione ecologica e digitale, come l’automotive che sta vivendo una crisi nella crisi per effetto di

Le imprese registrano una difficoltà crescente nella ricerca di personale addetto qualificato

approcciarsi ai cambiamenti. E la risposta non può che essere quella del patto sociale proposto dalla Cisl: mettere insieme i mondi

una visione troppo ideologica a livello europeo e di scelte aziendali non appropriate. Servono risposte urgenti

vitali richiamati dalla conferenza episcopale lucana intorno ad un progetto condiviso di sviluppo e coesione sociale”.

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FOCUS | ITALIA DEI TERRITORI

su difesa dell’occupazione e ammortizzatori sociali. Per questo, insieme al ripristino dei fondi nazionali per la filiera, sollecitiamo un grande patto europeo per l’automotive in grado di mettere in campo politiche coordinate e risorse adeguate per contrastare l’agguerrita concorrenza cinese e non solo. È importante anche la qualità e il profilo del management chiamato a governare una fase di transizione così complessa, come dimostra in negativo il caso di Tavares. Serve un supplemento di riflessione per costruire percorsi di sostenibilità sociale che tengano insieme gli obiettivi di transizione energetica con la salvaguardia dei posti di lavoro in tutti i settori industriali. Dobbiamo

ragionare insieme su come accompagnare le lavoratrici e i lavoratori in questo percorso di cambiamento e di come sostenere il potere di acquisto delle famiglie”. Quali misure ritiene necessarie per sostenere i giovani e ridurre l’emigrazione, garantendo allo stesso tempo una maggiore inclusione per le fasce vulnerabili della popolazione? “Serve un cambio di paradigma nelle politiche giovanili: dobbiamo passare dalle politiche per i giovani alle politiche dei giovani, coinvolgendoli nelle fasi di ideazione, pianificazione e realizzazione delle politiche. Ciò implica l’istituzione di

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FOCUS | ITALIA DEI TERRITORI

tavoli di dialogo permanente tra rappresentanti dei giovani, istituzioni, università, imprese e associazioni, per assicurare che le voci dei giovani siano ascoltate e che le loro idee e proposte diventino parte integrante delle strategie di sviluppo regionale. Una delle priorità è arrestare il fenomeno dello spopolamento, che minaccia il tessuto sociale ed economico della Basilicata. Per realizzare questo obiettivo, è essenziale costruire insieme ai giovani certezze e prospettive concrete di vita e lavoro nella loro regione. La sfida per la Basilicata

e il Mezzogiorno è quella di trasformare la condizione giovanile da fattore di fragilità a motore di sviluppo, attraverso politiche che mettano al centro i giovani, le loro esigenze, le loro aspirazioni e la loro capacità di innovare e creare valore”.

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FOCUS | ITALIA DEI TERRITORI Le imprese stanno facendo i conti con i danni delle alluvioni. Nessuno venga lasciato indietro

CNA EMILIA ROMAGNA

Le gravi conseguenze dei cambiamenti climatici hanno compromesso l’attività imprenditoriale emiliana- romagnola. Gli oltre 500mila euro raccolti da Cna hanno permesso alle aziende di ripartire prima possibile. Ora l’obiettivo è ripetere un atto di solidarietà che parta dalle Istituzioni, per guardare al futuro facendo sì che nessuno venga lasciato solo. Di seguito l’intervista a Paolo Cavini , Presidente Cna Emilia Romagna.

Paolo Cavini Presidente Cna Emilia Romagna

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FOCUS | ITALIA DEI TERRITORI

Qual è lo stato attuale del tessuto economico dell’Emilia- Romagna dopo le alluvioni, e quali sono le principali difficoltà che le imprese stanno affrontando nel processo di ripresa e ricostruzione? “L’Emilia-Romagna sta affrontando una fase economica complessa a seguito delle recenti alluvioni, in particolare quelle di maggio 2023 e settembre- ottobre 2024. Questi eventi hanno causato danni per l’alluvione del 2023 sono stati stimati in circa 8,5 miliardi di euro. Le imprenditrici e gli imprenditori emiliano-romagnoli stanno ingenti a imprese e famiglie, che solo

ancora facendo i conti con le ferite provocate dai cambiamenti climatici. Artigiani e commercianti stanno ancora risentendo dell’impatto con conseguenze diffuse in diverse

filiere come per esempio quella turistica, fondamentale per l’economia della regione, che ha subito un duro colpo a causa delle inondazioni. La situazione è ulteriormente complicata dalla recente alluvione

L’obiettivo è ripetere un atto di solidarietà che parta dalle Istituzioni, per guardare al futuro facendo sì che nessuno venga lasciato solo

di ottobre 2024 che ha portato nuovi danni e richieste di aiuto.

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FOCUS | ITALIA DEI TERRITORI

In che modo CNA Emilia Romagna sta supportando le imprese colpite dalle alluvioni, sia in termini di accesso ai finanziamenti che di accompagnamento nel rilancio delle attività produttive? “Sono oltre 500mila euro i fondi raccolti da CNA Emilia-

Le iniziative per il recupero sono in atto, ma la fiducia è compromessa: uno dei problemi più sentiti dalla popolazione riguarda i rimborsi richiesti per i danni a case e aziende. Il governo ha stanziato, sempre per l’alluvione del 2023, 1,3 miliardi

Romagna per le imprese colpite dalle alluvioni dello scorso anno. CNA attivò subito una raccolta fondi le cui donazioni arrivarono da centinaia di donatori, sia

di euro di cui per ora è arrivata solo una minima parte: 21,8 milioni ai privati e 8,3 milioni

È stato aperto un conto corrente per chi volesse contribuire a sostenere le famiglie e le attività economiche colpite dall’alluvione

alle imprese. Le procedure sono state molto più lente del previsto e CNA si è fatta sentire in tutti i tavoli competenti, su ogni livello amministrativo”.

parte del sistema CNA che imprese e cittadini. Credo

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FOCUS | ITALIA DEI TERRITORI

che abbiamo raggiunto un risultato molto importante, muovendoci con rapidità e dando un segnale concreto di solidarietà alle imprese danneggiate dall’alluvione. I nostri imprenditori, anche in quei momenti drammatici, non hanno aspettato e, con spirito di servizio anche per i propri dipendenti e per tenere viva la propria attività, hanno cercato di ripartire il prima possibile. Siccome la solidarietà che abbiamo visto lo scorso anno è stata straordinaria abbiamo voluto ripetere questa azione anche per le alluvioni di settembre e ottobre di quest’anno. Un moto collettivo che ci ha commosso e dato forza. Oggi, di fronte a questa nuova calamità, sentiamo il dovere di replicare quell’energia.

Stiamo coordinando le nostre forze con le autorità competenti per fornire un aiuto concreto, rapido e tangibile alle imprese che si trovano in difficoltà Grazie alla collaborazione tra tutte le sedi territoriali di CNA, è stato infatti deciso di avviare una raccolta fondi dedicata. È stato aperto un conto corrente per chi volesse contribuire a sostenere le famiglie e le attività economiche colpite dall’alluvione. L’obiettivo è ripetere quel grande slancio di generosità che abbiamo visto in passato e garantire che nessuno venga lasciato solo”.

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FOCUS | ITALIA DEI TERRITORI

ridurre la tassazione legati alla cessione d’impresa. Bisogna poi migliorare le politiche di immigrazione per mitigare l’impatto del declino demografico. L’immigrazione, infatti, è una risorsa molto utile: significa colmare il divario che oggi c’è tra offerta e domanda di lavoro nelle nostre

Guardando al futuro del tessuto imprenditoriale regionale, quali strategie ritiene fondamentali per favorire il ricambio generazionale nelle imprese e promuovere modelli di sviluppo sostenibili ed innovativi? “Abbiamo un grande bisogno di favorire il ricambio generazionale. Abbiamo il dovere di far sognare i

imprese. Oltre a questo, bisogna incentivare i finanziamenti per nuove idee imprenditoriali e promuovere politiche formative che incoraggino

Abbiamo un grande bisogno di favorire il ricambio generazionale. Abbiamo il dovere di far sognare i giovani!

giovani! Rendiamo attrattive le nostre aziende! Proprio le nuove generazioni hanno una valenza strategica, perché la chiusura di queste imprese

la cultura imprenditoriale. Soprattutto è il ricambio generazionale che deve essere

significa perdita di saperi. È necessario semplificare gli adempimenti burocratici e

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FOCUS | ITALIA DEI TERRITORI

al centro dell’attenzione. Qualche dato da Unioncamere ci mette in allerta su quanto la nostra Regione rischi di perdere in assenza di un adeguato ricambio generazionale: ci sono 6.086 imprese (classe di rischio 65-69 anni) e 5.202 aziende (classe di rischio da 70- 74 anni e oltre) che nel breve periodo dovranno affrontare il passaggio generazionale. Complessivamente ammontano a 11.288 imprese: cioè, il 10,6% del totale delle imprese artigiane. È chiaro che questo aspetto

deve essere al centro del ragionamento economico e politico: bisogna aiutare i giovani a entrare nella guida delle imprese. Così le nostre aziende saranno in grado di adeguarsi velocemente ai cambiamenti e crescere. Questa Regione non si può permettere di perdere saperi e competenze. In queste sfide la CNA è sempre vicina a artigiani e Imprenditori”.

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FOCUS | ITALIA DEI TERRITORI Lazio regione dinamica. Nei prossimi anni richiederà nuovi addetti per sostenere produzione e crescita economica

CISL LAZIO

Seconda solo alla Lombardia, il Lazio si conferma una regione a forte vocazione industriale. Con un fabbisogno di oltre 350mila lavoratori, nei prossimi anni richiederà nuovi addetti per alimentare la produzione e sostenere la crescita economica. Di seguito l’intervista a Enrico Coppotelli , Segretario Generale Cisl Lazio.

Enrico Coppotelli Segretario Generale Cisl Lazio

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FOCUS | ITALIA DEI TERRITORI

Segretario Coppotelli, come descriverebbe l’attuale situazione del mercato del lavoro nella regione Lazio? Quali settori stanno registrando una crescita significativa e quali, invece, stanno affrontando maggiori difficoltà? “Con un fabbisogno di circa 356.500

vocazione industriale dove poter investire, in un periodo storico segnato in positivo dalle attese legate a eventi come il Giubileo 2025, dagli andamenti del farmaceutico, dell’ICT e, purtroppo, in negativo, dalla crisi Stellantis e dai cali, speriamo transitori, dell’aerospaziale, del distretto ceramico di Civita Castellana e rilevante delle offerte di lavoro riguarderanno profili ad alta specializzazione come dirigenti e tecnici, figure impiegatizie e professioni nel commercio e nei servizi, operai specializzati e conduttori di impianti”. dell’ortofrutticolo dell’Agro Pontino. La quota più

Seconda solo alla Lombardia, il Lazio si conferma una regione a forte vocazione industriale

lavoratori il Lazio è la seconda regione, dopo la Lombardia, che nei prossimi anni esprimerà maggiore richiesta di nuovi addetti

per sostenere produzione e crescita economica, secondo l’ultimo rapporto Excelsior di Unioncamere sui fabbisogni occupazionali a medio termine (2024-2028). Si conferma quindi una regione dinamica, a

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FOCUS | ITALIA DEI TERRITORI

un tasso di occupazione regionale in crescita dal 2021 (46,5%) al 2023 (48,7%) e un tasso di disoccupazione al ribasso (dal 10,2% al 7,3% dello stesso periodo), a crescere maggiormente sono però i contratti atipici rispetto al lavoro a tempo pieno e indeterminato che offre tutta una serie di garanzie contrattuali che altre tipologie non danno, a partire da salari più adeguati e dignitosi”. Guardando al futuro, quali sono, secondo lei, le principali sfide che il mondo del lavoro nel Lazio dovrà affrontare per rimanere competitivo e garantire il benessere dei lavoratori? Qual è il ruolo della CISL in questo contesto “La crescita di contratti atipici è un dato che ci preoccupa. Il calo delle esportazioni (-13,7%),

Quali sono le problematiche principali che i lavoratori del Lazio stanno riscontrando in questo momento? Si tratta principalmente di precarietà contrattuale, salari inadeguati, mancanza di formazione, o ci sono questioni critiche più specifiche? “I lavoratori, così come anche i pensionati, stanno resistendo faticosamente all’aumento generalizzato dei prezzi. Lo abbiamo capito e certificato facendo una nostra analisi, insieme al Caf regionale, sui redditi da lavoro e da pensione negli ultimi anni. I salari da lavoro sono troppo bassi, notevolmente inferiori alla media europea e, per le donne e i giovani, il gap è ancora più marcato. Questo deriva, evidentemente, da una qualità contrattuale del lavoro che li penalizza. A fronte di

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FOCUS | ITALIA DEI TERRITORI

e la diminuzione del potere d’acquisto delle famiglie (-1%) secondo gli ultimi dati Bankitalia, anche. È fondamentale avviare una politica dei redditi che permetta ai salari di recuperare il potere d’acquisto perso per l’inflazione. Come Cisl del Lazio, chiediamo di riattivare il Comitato per lo Sviluppo, ponendo il Consorzio

delle norme per l’incremento dello sviluppo economico, della coesione sociale e dell’occupazione. Perché, se è

vero che Roma sviluppa l’80% della ricchezza regionale, le altre province non devono essere

Come Cisl del Lazio, chiediamo di riattivare il Comitato per lo Sviluppo, ponendo il Consorzio Industriale Unico del Lazio al centro delle strategie di crescita

Industriale Unico del Lazio al centro delle strategie di crescita. Nell’attesa che si possano riaprire i termini per le ZES, bisogna agire

lasciate indietro. Il lavoro, specie quello di qualità, può arrivare solo da un tessuto economico sano, competitivo e ben strutturato”.

con leve per la semplificazione amministrativa, il rifinanziamento

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FOCUS | ITALIA DEI TERRITORI I negozi sono il fulcro di un microsistema sociale. La sfida è recuperare relazioni e vitalità, a prova di globalizzazione

CONFCOMMERCIO TOSCANA

Il resiliente carattere delle imprese toscane ha dimostrato più volte la sua dinamicità di fronte ai precari equilibri internazionali e alla crisi del commercio tradizionale. Oggi la sfida è preservare la vitalità dei negozi per tornare a un consumo di relazioni che spesso la globalizzazione tende a scoraggiare. Di seguito l’intervista ad Aldo Cursano , Presidente Confcommercio Toscana.

Aldo Cursano Presidente Confcommercio Toscana

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Qual è la sua valutazione sull’andamento del tessuto imprenditoriale in Toscana nel 2024? Quali sono le principali difficoltà che i lavoratori e gli artigiani stanno affrontando sul territorio? “Le imprese toscane hanno sempre dimostrato di saper reagire alle crisi di ogni tipo con grande dinamismo, ma è indubbio che la difficile congiuntura internazionale, che già ha compromesso le performance dell’export, preoccupi un po’ tutti a cascata. Dopo il rimbalzo post- pandemico, la crescita rallenta, la propensione agli investimenti

cede il passo ai timori per il futuro e molte imprese, specie le piccole, restano sottocapitalizzate. Il turismo e i servizi innovativi del terziario per fortuna segnano risultati positivi, ma il commercio tradizionale vive una crisi

Le imprese toscane hanno sempre dimostrato di saper reagire alle crisi di ogni tipo con grande dinamismo

profonda: negli ultimi dieci anni, i capoluoghi toscani hanno perso il 21% dei negozi, trasformando molte strade

in deserti urbani. I negozi non sono solo economia, ma presidio sociale e identitario, sono il fulcro di un microsistema sociale.

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Senza loro è a rischio la tenuta del modello di vita e di accoglienza a cui siamo abituati. Tornare a un consumo di qualità, centrato su relazioni autentiche e prodotti eccellenti, è la sfida per recuperare vitalità e tenuta sociale, a prova di globalizzazione”. Ci può parlare dei settori che hanno registrato una crescita significativa in

che in Toscana offre ottime performance e sostiene in via diretta e indiretta commercio, pubblici esercizi, produzione agroalimentare e artigianale. Ma vive di equilibri fragili, è in evoluzione continua e dobbiamo stare attenti che la nostra offerta sia sempre in linea con le richieste del

mercato. La sfida è mantenere alta l’attrattività con servizi eccellenti e infrastrutture moderne, dove accusiamo ancora ritardi. Cambiamenti

La sfida è mantenere alta l’attrattività con servizi eccellenti e infrastrutture moderne

Toscana e di quelli che, invece, stanno attraversando una crisi (es. settore moda)? Quali dinamiche stanno influenzando questi andamenti?

climatici e nuove abitudini di viaggio mettono in discussione il nostro primato: Paesi del Nord Europa, per esempio, attraggono sempre più turisti con un’offerta balneare

“I conflitti e le tensioni politiche internazionali in atto non offrono una cornice favorevole allo sviluppo del terziario, fatto per prosperare in tempi di pace. Penso ad esempio al turismo,

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inedita Dobbiamo rafforzare la sostenibilità ambientale e sociale, ripensando città e territori in chiave ecologica. Per quanto riguarda la moda, pur con difficoltà può tornare protagonista puntando su innovazione, tracciabilità e made in Tuscany, un marchio ancora vincente nel mondo”. Guardando al futuro economico della regione, quali sono le sue principali preoccupazioni e quali speranze intravede per sostenere le imprese toscane e i lavoratori nei prossimi anni? “L’intelligenza artificiale e l’accelerazione che ha impresso al cambiamento; il mismatch tra domanda e offerta sul mercato del lavoro; la perdurante emarginazione di donne e giovani dai contesti economici: sono questi i fattori che mi preoccupano di più. Ma se è

vero che ogni ostacolo nasconde un’opportunità, possono diventare trampolini di lancio per un nuovo sviluppo, migliore e più inclusivo. Per colmare il gap e rilanciare l’economia dobbiamo però puntare su ricerca, formazione e riqualificazione dei lavoratori già attivi. Le imprese cercano competenze che spesso non trovano, e i giovani, pur con aspettative diverse dal passato, rappresentano un potenziale enorme. Per attrarli, occorre ripensare il lavoro, puntando su welfare e conciliazione vita-lavoro: ai soldi e alla carriera preferiscono il tempo per vivere passioni e affetti. Serve un nuovo Rinascimento economico e sociale: dalla Toscana, terra di innovazione e cultura, possono partire idee capaci di indicare la strada”.

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FOCUS | ITALIA DEI TERRITORI Diamo le giuste risposte alle tante domande delle nostre imprese

CONFESERCENTI LAZIO

Descrizione: Il tessuto produttivo del Lazio, come gran parte del territorio nazionale, pullula di aziende di piccole dimensioni, che spesso sono esenti dagli interventi a supporto delle imprese. Per questo l’impegno di Confesercenti Lazio si focalizza su un’azione di sostegno in grado di rappresentare e dare risposte alle esigenze del sistema produttivo. Di seguito l’intervista a Valter Giammaria , Presidente Confesercenti Lazio.

Valter Giammaria Presidente Confesercenti Lazio

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Quali sono le principali criticità che il tessuto economico del Lazio si trova ad affrontare oggi, e in che modo Confesercenti Lazio sta supportando le imprese per superarle e favorire la crescita del territorio? “La maggiore difficoltà è nel trovare risposte specifiche alle esigenze di un

credito alla formazione, dall’elevata imposizione sulle aliquote agli adempimenti a cui sono sottoposte. Il nostro impegno è innanzitutto nel costruire una cittadinanza giuridica, economica e politica per questo settore di imprese, con riferimento ai settori del

commercio, del turismo e dei servizi. Il nostro sistema promuove, oltre alla tradizionale funzione della

La maggiore difficoltà è nel trovare risposte specifiche alle esigenze di un tessuto produttivo composto al 96% da aziende di piccole dimensioni

tessuto produttivo composto al 96% da aziende di piccole dimensioni, sottocapitalizzate,

a conduzione familiare. Gran parte, se non la totalità dell’insieme degli interventi a supporto delle imprese, sono destinate ad aziende di grandi dimensioni: dall’accesso al

rappresentanza, servizi ad elevato valore aggiunto, proprio su quelle domande che non trovano risposta oppure la trovano solo parziale”.

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Qual è l’attuale situazione occupazionale nel Lazio, soprattutto nei settori rappresentati da Confesercenti, e quali strategie ritiene necessarie per creare nuove opportunità di lavoro e ridurre la precarietà? “Nel solo settore della ricettività, e dei pubblici esercizi del Lazio, dati ufficiali di

siamo firmatari, CCNL del Terziario e del Turismo, tra i più vantaggiosi, il nostro sforzo è nel promuovere l’utilizzo dell’insieme degli istituti che la Contrattazione collettiva nazionale di settore demanda alle parti

Le imprese registrano una difficoltà crescente nella ricerca di personale addetto qualificato

fonte sindacale, ci segnalano una mancanza di almeno 50.000 addetti. Le imprese registrano una difficoltà crescente nella ricerca di

firmatarie ( fondi interprofessionali, sistema della

bilateralità, assistenza sanitaria

integrativa). L’impegno è nel costruire percorsi formativi disegnati sulle specifiche esigenze delle imprese”.

personale addetto qualificato. Nonostante le imprese da noi rappresentate rientrino in un perimetro contrattuale del quale

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Guardando al futuro, quali sono le sfide principali per lo sviluppo economico del Lazio, e quale sarà il ruolo di Confesercenti nel promuovere un modello di crescita sostenibile e inclusivo? “L’adozione di una norma regionale che riprenda i principi istitutivi dello SMALL BUSINESS ACT, e come premessa, la ricostruzione di un sistema di relazioni sindcali e di procedure concertative che possano finalmente dare una specifica soggettività ai soggetti associativi rientranti nel perimetro della contrattazione collettiva nazionale, presenti nelle Camere di Commercio del Lazio, e presenti nel CNEL”.

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FOCUS | ITALIA DEI TERRITORI Unire le forze per un nuovo umanesimo del lavoro

CISL UMBRIA

“L’unione fa la forza” è il mantra da ripetersi per superare le difficili sfide legate all’industria e al settore produttivo umbro. Sempre un occhio di riguardo verso la sostenibilità e la salvaguardia ambientale. Obiettivi da raggiungere grazie alla capacità di sapersi innovare puntando su una democrazia economica. Una grande sfida che la Cisl regionale ha accettato per rilanciare un nuovo ‘umanesimo del lavoro’. Di seguito l’intervista ad Angelo Manzotti , Segretario Generale Cisl Umbria.

Angelo Manzotti Segretario Generale Cisl Umbria

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Come descriverebbe l’attuale situazione del tessuto economico e imprenditoriale dell’Umbria, e quali sono le principali sfide che le imprese locali devono affrontare in questo periodo di incertezze economiche? “Il tessuto

sulle nuove tecnologie per investire con consapevolezza nell’innovazione digitale, nelle energie rinnovabili, nei servizi del terziario avanzato e nell’industria. Questo con particolare attenzione alle politiche

ambientali e alla salvaguardia dell’ambiente. Da coniugare crescita economica, coesione sociale e principi etici.

“L’unione fa la forza” è il mantra da ripetersi per superare le difficili sfide legate all’industria e al settore produttivo umbro

economico e sociale umbro sta attraversando un periodo difficile, dovuto alla competitività delle imprese. Per questo dovrà

migliorare nel fare sistema e cooperare. Occorre una visione d’insieme, una strategia condivisa per puntare sulla qualità delle risorse umane e

Una crescita stabile si fonda sulla coesione e un’equilibrata distribuzione di opportunità e di valore nel territorio e tra i lavoratori. Prioritario è il settore

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manifatturiero, che richiede una crescita dimensionale delle imprese. Questo è possibile solo attraverso una premialità mirata”. Qual è il ruolo della Cisl Umbria nel promuovere uno sviluppo economico che sia sostenibile e inclusivo per il territorio, e quali iniziative sta portando avanti per supportare le imprese e I lavoratori della regione? “La Cisl sta portando avanti, attraverso la concertazione, i temi relativi alla crescita economica, innovazione ed occupazione. Per rilanciare lo sviluppo economico è necessario ripartire dal lavoro. Un lavoro dignitoso, sicuro e ben contrattualizzato. In Umbria serve un forte cambio di passo, individuando nuovi criteri per accedere ai finanziamenti della programmazione Europea 2021 – 2027. La Cisl dice no ai contributi

a pioggia. I finanziamenti devono essere erogati alle imprese che effettuano contrattazione aziendale per innalzare le retribuzioni e a quelle che assumono giovani. Poi è opportuno avviare una discussione per risolvere il nanismo delle imprese. Solo in tal modo sarà possibile competere con il dinamismo dei mercati. Affrontare quindi il problema della produttività. Ci vogliono nuove relazioni sindacali da costruire attraverso un giusto equilibrio tra il capitale e il lavoro”.

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Guardando al futuro, quali ritiene siano le sfide principali che l’Umbria dovrà affrontare in termini di crescita economica, innovazione e occupazione, e come la Cisl intende contribuire a un futuro più prospero per la regione? “Una delle principali sfide è quella

legge sulla partecipazione. Si tratta di realizzare un nuovo umanesimo del lavoro, fondato sull’etica della responsabilità e dell’impegno di ogni persona nel proprio lavoro: ricollocando così il senso del lavoro nella sua dimensione personale e

della condivisione di un patto sociale.

collettiva. Un cambiamento che ci sta portando a misurarci con l’intelligenza artificiale. Cambiamento epocale che va gestito e governato

Per risalire la cima occorre ripartire dalle energie vitali che prima di tutto si trovano nel lavoro, da riscoprire in un’ottica di democrazia economica

Per risalire la cima occorre ripartire dalle

energie vitali che prima di tutto si trovano nel lavoro,

da riscoprire in un’ottica di democrazia

economica. È una grande sfida etica e culturale che la Cisl ha accettato con la sua proposta di

con una forza lavoro sempre più qualificata e professionalizzata”.

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FOCUS | ITALIA DEI TERRITORI Le imprese sarde affrontano importanti cambiamenti. Il loro futuro è innovativo e sostenibile

CONFARTIGIANATO SARDEGNA

Sviluppo sostenibile, digitalizzazione, manodopera qualificata e nuove tecnologie sono gli elementi che hanno segnato le sfide e la crescita del tessuto imprenditoriale sardo, alle prese con competenza e competitività. Di seguito l’intervista a Giacomo Meloni , Presidente Confartigianato Sardegna.

Giacomo Meloni Presidente Confartigianato Sardegna

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