FOCUS | ITALIA DEI TERRITORI
attraverso la promozione di un modello di impresa inclusivo e sostenibile”. Quali sono, a suo avviso, i principali fattori di criticità che stanno influenzando il tessuto imprenditoriale e le condizioni dei lavoratori nella regione, e come Confcooperative intende affrontarli? “Le nostre cooperative operano in tutti i settori produttivi e dei servizi, pertanto risentono dei problemi di ogni impresa della regione. In particolare per le realtà focalizzate sull’export pesano in questa fase, le incertezze della situazione geopolitica internazionale dettate soprattutto dai conflitti e da chiusure di mercati, ma anche la difficoltà economica che vivono Paesi europei
dalle sue cooperative: 44,69 miliardi di euro con la Lombardia al secondo posto con una quota inferiore di più della metà (18,69 miliardi di euro). Il numero delle cooperative in Emilia Romagna nel 2023 è sceso del 4,6% in linea con un trend ormai consolidato dettato in particolare dalle politiche di aggregazione promosse tra le varie strutture; in leggera flessione gli addetti (-1,9%) dopo anni di crescita, mentre il fatturato complessivo è cresciuto del 3,3%. Peraltro, circa un terzo del fatturato cooperativo nazionale è ‘made in Emilia- Romagna’, a testimonianza dell’indiscussa leadership della nostra regione. A fronte di questi numeri, la cooperazione emiliano-romagnola riveste un ruolo decisivo nel sostenere il tessuto economico regionale
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