raggi ultravioletti dal sole). E, naturalmente, senza cibo la cellula morirebbe. - “Oops. Torna alla partenza. Ritenta, sarai più fortunato”. Oltre a tutti questi ostacoli, esiste un altro grosso problema che affrontano gli evoluzionisti, ovvero la Legge dell’Entropia. Questa legge scientifica afferma che tutti gli oggetti, se lasciati a se stessi, tendono a passare da uno stato di ordine ad uno stato di disordine e decadenza (es. i corpi morti si decompongono, le macchine arrugginiscono, le montagne si sgretolano, gli orologi si fermano, le stelle bruciano, le macchine da scrivere delle scimmie si deteriorano, e ovviamente molecole complesse come il DNA e l’RNA di spezzano). Affinché l’evoluzione ateistica possa funzionare, non solo la nostra prima cellula avrebbe dovuto superare probabilità tendenti all’infinito, ma avrebbe anche dovuto sovvertire la Legge dell’Entropia. Il temp o, per molti versi, è nemico dell’evoluzione. Non scrivo per contrastare la teoria dell’evoluzione in quanto tale, ma per mostrare come l’evoluzione ateistica sia inconcepibile. Nonostante le mutazioni ed il processo di selezione naturale, gli evoluzionisti devono ammettere, se sono onesti, che non c’è modo di spiegare come certi organismi viventi del nostro mondo abbiano potuto evolversi per caso. Ad esempio, quale organo avrebbe potuto
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