per caso su di un altro pianeta credo siano più o meno uguali a quelle della terra. Permettimi di condividere con te un brano di una lettera, fittizia, scritta da Dio, che riassume ciò che ho detto fin qui. “Sei cieco? Il sole sorge e tramonta senza che tu lo veda? No. Tu puoi vedere… e le centinaia di migliaia di recettori che ho messo nei tuoi occhi ti permettono di godere la magia di una foglia, di un fiocco di neve, di un lago, un’aquila, un bambino, una nuvola, una stella, una rosa, un arcobaleno… e l’amore. Considerala una benedizione. Sei sordo? Un bambino ride o piange senza che tu te ne accorga? No. Tu puoi sentire… e le ventiquattromila fibre che ho costruito in ciascuna delle tue orecchie vibrano al suono del vento tra gli alberi, delle onde sugli scogli, della maestà di un’opera lirica, del grido di una rondine, di un bambino che gioca… e delle parole ‘ti amo’. Considerala un’altra benedizione. Sei muto? Le tue labbra si muovono solo per emettere saliva? No. Tu puoi parlare… meglio di qualsiasi altra creatura, e le tue parole possono calmare la rabbia, rincuorare lo scoraggiato, spronare l’arrendevole, rallegrare l’infelice, riscaldare chi è solo, lodare chi lo merita, incoraggiare lo sconfitto, insegnare
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