Credi in un DIO che non puoi vedere

creati con questa conoscenza. Ad esempio, se io fossi un insegnante, e credessi nel relativismo, e non credessi alla distinzione tra bene e male, potrei dire ai miei allievi: “Tutte le ragazze oggi prenderanno 4, e i ragazzi 8.” È probabile che le ragazze della classe insorgano dicendo che non è giusto, automaticamente si appellerebbero ad un senso superiore di giustizia - o di bene e male. Non le sentiremmo mai dire: “Ha ragione. Non esiste la differenza tra il bene e il male. Va bene se boccia tutte le ragazze.” - Perché? Perché siamo esseri morali, intuitivamente sappiamo che esistono il bene ed il male. Ci aspettiamo un mondo giusto, perché sappiamo che la vera giustizia esiste. Un conto è discutere della mancanza di valori assoluti, un altro è essere coerenti con il mondo reale, con le proprie convinzioni. Per forza Dio conosce la differenza tra male e bene, significa che è saggio, non che è parzialmente malvagio; non ha senso che un Dio saggio compia deliberatamente del male. Ritorniamo al punto principale: come è Dio. Per quanto si a popolare l’idea che Dio sia una specie di ‘Forza’ impersonale, che ha dato impulso iniziale alle cose per poi abbandonarle, devo dire che tale idea non è accettabile. Dio è molto più di una ‘Forza’, è infinitamente personale e potente; e parlando in senso logico, Dio doveva esistere.

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