22:16; Zaccaria 12:10). Il profeta Isaia (capitolo 53) descrive, con perfetta accuratezza, i momenti principali della crocifissione e della sepoltura di Gesù; nella Bibbia ci sono anche profezie che parlano del suo ritorno in vita dopo la morte (Salmo 16:10; Atti 2:22-36). La Bibbia è così accurata nella descrizione degli eventi futuri che quasi 600 anni prima della nascita di Cristo, nel libro di Daniele 9:24-27, Daniele profetizza sulla settimana esatta in cui Gesù sarebbe stato crocifisso. Daniele affermò, infatti, che il Messia sarebbe morto 483 anni dopo l’ordine di restaurare e riedificare Gerusalemme: usando un calendario ebraico, basato sull’anno costituito da 360 giorni, iniziando a contare dal giorno in cui il re persiano Artaserse emise quel decreto (14 marzo 445 a.C.), calcolando 483 anni non solo si arriva alla settimana in cui Gesù fu crocifisso, ma si arriva al 6 aprile 32 d.C., cioè 173.880 giorni dopo il decreto di re Artaserse. Perché questo giorno è così importante? È Ciò che i cristiani chiamano la domenica delle Palme, l’unico giorno in cui Gesù si presentò pubblicamente come Re, all’intera nazione d’Israele (Zaccaria 9:9); cinque giorni più tardi fu rigettato come re, e fu crocifisso. Per capire meglio le profezie di Daniele ti consiglio di procurarti una copia del libretto Daniel’s Prophecy Of The Seventy Weeks di McClain, Zondervan, 1970.
Made with FlippingBook Learn more on our blog