Il limite in ingegneria meccanica o civile- edile può essere inteso come il confine entro cui un materiale o una struttura può operare. Nei materiali si definisce il limite elastico (massimo livello di tensione che un materiale può sopportare senza subire deformazioni permanenti), il limite di resistenza (la massima tensione che un materiale può sopportare prima della rottura), il limite di fatica (il livello di carico ciclico massimo che un materiale può sostenere indefinitamente senza rompersi). Nelle strutture si fa uso del concetto di stato limite ultimo (il punto critico in cui una struttura raggiunge la sua capacità massima, oltre la quale non può sopportare ulteriori carichi senza subire danni permanenti) o di stato limite di esercizio (la capacità di garantire le prestazioni previste per le condizioni di esercizio di quella struttura).
Il limite in ingegneria informatica o elettronica può essere riferito: alla capacità di memoria (limite di dati immagazzinabili in un dispositivo), alla velocità di elaborazione (limite sul massimo numero di operazioni eseguibili in un secondo), alla latenza minima di una rete (tempo minimo che un pacchetto di dati impiega per percorrere il segmento sorgente- destinazione e ritorno), alla larghezza massima di banda (limite alla quantità di dati trasferibili in un dato periodo) e alla capacità di scalabilità (limite nel gestire un numero crescente di utenti, richieste o risorse). La storia dell’ingegneria è caratterizzata da una costante sfida a quelli che sono limiti materiali e tecnologici: ponti più lunghi, edifici più alti e veicoli più veloci sono esempi di come l’ingegno umano tenti continuamente di superare le barriere. Sotto questa visione, il limite rappresenta, appunto, una barriera tecnica o fisica che può essere spostata o superata grazie all’avanzamento della ricerca scientifica e tecnologica. Il limite è anche una sfida a livello etico . Nell’era delle tecnologie avanzate, l’ingegneria tocca temi come l’uso etico delle risorse e il rispetto per l’ambiente. Nel campo della biotecnologia, ci si interroga sui limiti della manipolazione del DNA, mentre nell’intelligenza artificiale emerge la questione di fin dove spingersi nella delega delle decisioni alle macchine. Il limite, quindi, non è solo fisico o matematico ma anche morale e si configura come una guida, un confine che orienta e stimola il progresso. Non circoscrive il potenziale umano, ma ne definisce l’orizzonte, tracciando un percorso verso un miglioramento continuo e un progresso consapevole.
La progettazione assistita da calcolatore (e.g., CAD e BIM) consente all’ingegnere di determinare in anticipo i limiti delle strutture in fase di progettazione, riducendo costi e garantendo sicurezza e conformità agli standard previsti dalle norme di legge.
Fonti
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