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n sonno ristoratore è quello che ci per- mette di sentirci riposati al mattino e in forma durante la giornata. Oggigiorno, molte persone si aspettano di dormire
otto ore di fila fino al mattino. La dottoressa Esther Wer- th spiega che questo non è affatto un sonno sano: “Chi dorme un sonno sano si sveglia fino a 30 volte a notte. Questo risveglio è un processo fisiologico importante che ci permette, ad esempio, di cambiare la posizione del corpo. Il comfort di un buon materasso può aiutare a sostenere la nostra posizione nel sonno e a prevenire il mal di schiena”, spiega. Prepararsi al sonno una o due ore prima di coricarsi In questo senso, quello che si fa prima di coricarsi sem- brerebbe essere decisivo per dormire bene. Una buona igiene del sonno con una routine rilassante, come fare un bagno con olio essenziale di lavanda, bere del tè o leggere qualche pagina di un libro, ci aiuta a rilassarci. Lavorare al computer o controllare il cellulare ha l’effetto opposto. “Il corpo si prepara a dormire una o due ore prima di sentirsi pronto per coricarsi. Il processo inizia con la secrezione di melatonina che dipende dalla nostra esposizione alla luce. Lo schermo del computer emette una luce molto aggressiva. Quest’ultima prende il nome di componente blu della luce e può sopprimere la mela- tonina e impedire al corpo di prepararsi lentamente al riposo”, afferma Esther Werth. Il sonno delle donne è più fragile Altri fattori di disturbo possono essere i rumori, un partner che russa a letto, o i bambini che vengono a dor- mire insieme a noi. Sono le donne più che gli uomini a soffrire di problemi di insonnia. “Il loro sonno più fra- gile va ricollegato al fattore ormonale, motivo per cui si svegliano più facilmente degli uomini. In effetti, gli studi hanno dimostrato che gli uomini dormono meglio con il partner vicino, mentre le donne dormono meglio da sole”, spiega Esther Werth.
DOTTORESSA ESTHER WERTH - SOMNOLOGO
Il sonno è un’esperienza diversa per ciascuno di noi. Ci sono i gran dormiglioni che hanno bisogno di più di nove ore di sonno, e i quasi insonni che se dormono quattro ore a notte è già tanto. Tenuto conto di queste predisposizioni genetiche, dormire non dovrebbe essere un problema. La dottoressa Esther Werth, direttrice del laboratorio del sonno dell’Ospedale universitario di Zurigo, ci spiega come mai, tuttavia, possiamo avere problemi ad addormentarci o a restare addormentati, e come ottenere un sonno di qualità.
Testo - Simone Liedtke, Immagini - ©Annie Spratt
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