Eliteness #02 – IT

RITRATTO

Profumiere -creatore, Daniel André lavora per svariate marche di lusso e ciò fa sì che cambi prospettive ad ogni incarico. Siamo andati ad incontrarlo nel suo laboratorio di Ginevra.

Quello che mi torna immedia- tamente alla memoria è un ricordo dellamia infanzia: l’odore

Qual è il suo primo ricordo olfattivo?

dell’erba tagliata quando da bambino giocavo in un prato. Custodisco nella memoria anche il profumo di mia nonna, benché l’abbia conosciuta molto poco. Tra tutti i nostri sensi, la memoria olfattiva è quello più preciso e che veicola il maggior numero di emozioni. Ci riposiziona immediatamente in un contesto sensoriale ed emotivo molto preciso. Tutti noi abbiamo la nostra madeleine proustiana… Avere l’opportunità di aprire dei flaconi in un laboratorio di profumiere è come concedersi una specie di seduta di psicanalisi e far riemergere degli istanti di vita che ci hanno toccato nel più profondo del nostro essere. Si riportano alla luce ricordi che appartengono solo a noi, che ci sono rimasti impressi, in positivo così come in negativo.

Sì, consente di veicolare un messaggio e anche dei valori in modo completamente diverso dal marketing tradizionale. Indirizzandosi al nostro odorato,

Anche la fragranza di una marca, la sua firma olfattiva, si rivolge al nostro essere sensibile?

Nel linguaggio olfattivo le note floreali, per esempio, evocano il benessere, la natura. Delle note legnose, per parte loro,

Come si fa a tradurre queste idee, o questi valori, in fragranze?

l’emozione è garantita. Per Elite, il profumo doveva evocare situazioni come il benessere che consegue a un buon sonno o anche il comfort. Ho però subito osservato che per Elite era altrettanto importante il modo di accogliere le persone, la gentilezza… il rispetto del cliente. E poi bisognava evocare il lavoro degli artigiani che è all’origine di questi bei prodotti; è stato tutto questo ad ispirarmi.

possono trasmettere questa idea di fabbricazione tradizionale. E poi, è come scrivere una partitura musicale: bisogna che la formula "suoni" bene… e che a contatto con essa ognuno si senta bene. E bisogna, ovviamente, aggiungervi un po’ di carattere affinché sia riconoscibile… La cosa più importante è che questo profumo non sia aggressivo e non venga subito da colui o colei che lo percepisce; deve essere discreto, raffinato emolto soave…

La lavanda è nota per le sue proprietà rilassanti. Con le mie figlie il mandarino funzionava molto bene. Si possono anche

Ci sono aromi in grado di aiutarci a prendere sonno?

immaginare dei risvegli olfattivi ideando una fragranza da diffondere al termine della notte, quando il sonno è più leggero, che permetterebbe di svegliarsi serenamente.

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