Club Milano34

editorial

Ci ho messo anni per capirlo: ciò che rende meravigliosa la nostra città è la sua “di- mensione”, che unita alla storica laboriosità dei suoi abitanti e alla continua (talvolta bulimica) voglia di rinnovarsi, rende Milano un laboratorio di esperienze pratica- mente unico. Né troppo grande né troppo piccola, Milano non ha l’estensione di una metropoli europea, tantomeno mondiale, ma ha tutto ciò che serve per attrarre chiunque e per non far mancare assolutamente nulla a chi ci vive. Esiste ancora la di- mensione del quartiere: si può vivere l’atmosfera bohémien di Isola e in pochi minuti a piedi tuffarsi nella modernità glamour di Porta Nuova. Si può passare in pochi minuti dai romantici vicoli di Brera al jet set del quadrilatero della moda, dalla movida dei Navigli all’atmosfera post industriale di Zona Tortona. Una tale varietà di ambienti e situazioni in uno spazio così stretto e facilmente accessibile non lo ha nessun’altra città. Per godere a pieno di tutto questo il milanese dovrebbe andare oltre il momento dell’evento. La parola “evento” è forse il termine più abusato a Milano, al punto da diventare un freno. Ci si muove solo se c’è un evento con il risultato che si perdono le migliori occasioni per vivere gli spazi, le persone e le vere offerte culturali, di qualsiasi tipo. Un momento fantastico dell’anno è quello che stiamo per affrontare: l’autunno, la classica mezza stagione schiacciata da un’estate che sembra non finire mai e un inverno sempre buono per le fughe in montagna. Terminata la settimana della moda, senza la Design Week alle porte, senza grandi concerti, festival musicali o finali di Champions League, l’autunno restituisce ai milanesi la città nel suo spirito più auten- tico. In autunno Milano è come una bellissima donna senza trucco, finalmente capace di regalarti energie, e non solo di prosciugartele. Certo, la dimensione autunnale è più intima, nascosta. È il momento della ricerca dei propri spazi e della selezione di ciò che ci piace davvero. Ma spesso è anche bello perdersi, a caso, per scoprire luoghi inaspettati che entreranno per sempre nella nostra personalissima playlist , un piccolo tesoro di esperienze da far conoscere ad amici e persone care nei mesi a venire. Sco- perta e condivisione. Milano sa essere anche questo. La mezza stagione

Stefano Ampollini

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