CATALOGO HO.RE.CA.

LA PLASTICA È ECOLOGICA?

Parliamo di “plastica” per identificare un singolo materiale ma non è così. Le materie prime utilizzate per produrre plastiche sono costituite, infatti, da prodotti naturali che possono essere di origine fossile (es. petrolio greggio) o a base minerale (sali) o rinnovabile (canna da zucchero, oli vegetali, amido…). In base alle materie prime, la plastica può essere: Plastica riciclabile : PET, HDPE, PVC, LDPE, PP, PS, Altre Plastiche. Tutti questi materiali, se opportunamente smaltiti, possono diventare materia prima per la produzione di altri prodotti o utilizzabili come combustibile per la produzione di energia (per approfondimenti vedi pagina 68). Plastica compostabile o Bioplastica : polimeri a base biologica derivati da fonti rinnovabili e biodegradabili, come il PLA e il Mater-Bi, che possono essere smaltiti come rifiuti organici e destinati alla produzione di compost tramite impianti specifici in base alla normativa comunitaria (UNI EN 13432).

Raffaele, Specialista HO.RE.CA.

COS’È IL COMPOSTAGGIO?

Il compostaggio dei rifiuti organici è un processo naturale di degradazione aerobica, che si svolge cioè in presenza di ossigeno, che attiva la trasformazione biologica della sostanza organica in compost (terriccio fertile), replicando il processo naturale. Ma come può avvenire? Compostaggio industriale : appositi impianti ricevono i rifiuti organici (che in Italia sono composti dalla raccolta dell’umido, da sfalci da verde pubblico, da materiale residuo della lavorazione agro-industriale e da prodotti biodegradabili certificati compostabili) ed avviano il processo di trasformazione. Compostaggio domestico : è sufficiente avere un apposito contenitore (compostiera) e collocarlo all’aperto, al riparo da agenti atmosferici e climatici negativi. Nel caso del compostaggio domestico, si possono riciclare gli scarti da cucina e da giardino, ma con qualche attenzione in più perché non tutti i cibi sono adatti.

L’ALLUMINIO È RICICLABILE?

L’alluminio possiede caratteristiche ottimali per il riciclo: può essere riciclato al 100% e riutilizzato all’infinito , per dare vita ogni volta a nuovi prodotti. Dopo la selezione, gli imballaggi in alluminio, prima raccolti poi pressati in balle, vengono avviati a riciclo in fonderia. Sostanzialmente qui il materiale viene pre-trattato a circa 500° per essere epurato da vernici o altre sostanze aderenti e poi fuso a 800° per ottenere alluminio liquido da cui si ottengono lingotti e placche destinate ad essere lavorate per la produzione di semilavorati e nuovi manufatti. L’alluminio riciclato ha le stesse proprietà e qualità dell’alluminio originario e viene impiegato nell’industria automobilistica, nell’edilizia, nei casalinghi e per nuovi imballaggi.

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