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CONTENIMENTO: CONTENITORE-CONTENUTO Voce Tri-Regionale Consulenti Interregionali: Louis Brunet (Nord America); Vera Regina Fonseca (America Latina); Dimitris-James Jackson (Europa) Co-Chair Coordinatore Interregionale: Eva D. Papiasvili (Nord America) _______
Traduzione italiana ed editing a cura dei soci della Società Psicoanalitica Italiana Traduzione: Andrea Marzi Coordinamento ed Editing: Maria Grazia Vassallo
I . DEFINIZIONE
Il concetto bioniano di Contenitore-Contenuto è stato formulato per mettere in analogia la situazione della coppia analitica con quella dell’accudimento madre-neonato. Indica che la madre non è soltanto colei che dà latte che calma e che soddisfa ma funziona anche come organo recettivo del dolore emotivo del neonato, capace di alleviare tale dolore al posto di lui e di restituirlo ad una gestione più adeguata. In termini bioniani ed in linea generale ciò rappresenta la trasformazione del dolore da O (nel significato di terrore senza nome) a K (Conoscenza –Knowledge), come in “ora posso pensare l’impensabile!”. Considerando l’evoluzione della teoria, il concetto rappresenta un’estensione della teoria dell’identificazione proiettiva (vedi anche la voce IDENTIFICAZIONE PROIETTIVA), nel suo evolversi da fantasia primitiva e difesa verso una forma arcaica di comunicazione necessaria per lo sviluppo del pensiero. Considerando invece la modellistica relazionale riguardante il funzionamento della mente, il processo di Contenimento porta avanti un’interazione lineare reciproca all’interno della coppia contenitore-contenuto, attraverso i seguenti stadi: uno stato mentale (“contenuto”) viene comunicato da un mittente a un ricevente; quest’ultimo potenzialmente “contiene” e trasforma il contenuto grazie all’elaborazione psichica; il contenuto così trasformato, insieme con la “funzione di contenimento” medesima, può essere infine reintroiettato dal mittente. Mentre il prototipo di stampo evolutivo attinente a questo modello è la relazione madre-neonato, il concetto è valido anche come speciale modo di comunicazione inconscia che si realizza sia nelle relazioni a due che nei gruppi, ed anche all’interno del processo psicoanalitico. Viene usato anche per comprendere il processo intrapsichico nel caso in cui il
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