Dizionario Enciclopedico di Psicoanalisi dell'IPA

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comprende l’insieme di individui che posseggono gli attributi o le qualità che definiscono la classe. Quando un insieme è infinito, nel senso che è impossibile contare tutti i suoi elementi, la parte diventa equivalente al tutto: è ciò che accade nella logica simmetrica e nel funzionamento inconscio. Le strutture bi-logiche di Matte Blanco stratificano tutta l’estensione della vita psichica in strati differenziati da una maggiore o minore presenza di processi di pensiero divisibili- asimmetrici o simmetrici-indivisibili. Questa concettualizzazione include gli ultimi scritti di Freud su un inconscio non rimosso i cui ‘caratteri primitivi e irrazionali’ (1933, p. 186) contrassegnano l’operare dell’Es (1923, 1926) e presentano gli stessi attributi precedentemente assegnati al processo primario e all’inconscio-come-sistema. A partire dallo sviluppo del pensiero freudiano sull’inconscio, Matte Blanco ha portato avanti una riformulazione – attraverso la lente della logica matematica – delle leggi dell’inconscio opponendole a quelle della logica scientifica aristotelica, implicate nei processi mentali consci (processo secondario). Quando raggiunge un grado estremo, la logica simmetrica dello strato più profondo dell’inconscio strutturale non rimosso viene a costituire una modalità simmetrica e indivisibile di essere, caratterizzata dall’assenza del tempo e dello spazio. In tal modo egli ha elaborato il problema dello spazio psicologico e della sua multidimensionalità nel contesto della nozione di oggetto e di mondo interno passato, presente e futuro. Matte Blanco considerava i dati psichici dell’atemporalità e dell’assenza di spazio come espressione della logica dell’inconscio che tratta il tutto come equivalente a ciascuna delle sue parti e viceversa. Analogamente, nella sua rivisitazione di Osservazioni psicoanalitiche su un caso di paranoia (1910), ha articolato le contrapposizioni di Freud fra interno ed esterno, e fra realtà psichica e fisica, secondo i suoi concetti di bi-logica e infinitizzazione (Matte Blanco, 1995). Nella sua recensione del libro L’inconscio come insiemi infiniti. Saggio sulla bi-logica , Henry Rey (1976) utilizzava l’esempio proposto da Matte Blanco di una donna schizofrenica per sostenere la validità delle idee dell’autore per comprendere più profondamente la costruzione del pensiero psicotico. Dopo un prelievo di sangue dal braccio, questa donna, affetta da idee deliranti, si lamentò che a volte le avevano prelevato il sangue dal braccio, ma altre volte le avevano tolto il braccio stesso: è l’espressione di una ben nota modalità di pensiero schizofrenico, basato sull’identità/equivalenza e su una totale reciprocità e intercambiabilità della parte e del tutto. Il secondo libro di Matte Blanco, Pensare, sentire, essere. Riflessioni cliniche sull’antinomia fondamentale dell’uomo e del mondo (1995), presenta un’ulteriore evoluzione delle sue idee sull’inconscio, sulle sue leggi e sulla loro applicazione al lavoro psicoanalitico. Il concetto di infinità dell’inconscio e la nozione di combinazione in proporzioni diverse di pensiero asimmetrico e simmetrico , che riflette una stratificazione di livelli dal conscio all’inconscio più profondo, aprono la strada a un nuovo modo di intendere la psiche. L’ inconscio più profondo , che Freud considerava insondabile, contiene soltanto simmetria , nel senso che ogni cosa equivale a tutte le altre: è la ‘modalità indivisibile’ assoluta. La pulsione di morte freudiana poteva così essere riformulata come la cessazione dell’attività di pensiero:

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